FIRENZE – Pene che vanno da 3 anni e 6 mesi fino a 8 anni e 2 mesi. A tanto ammontano le condanne richieste da pm Sergio Affronte nel processo bis per la strage di Viareggio (Lucca), dove il 29 giugno 2009 morirono 32 persone.
Gli imputati sono 10, tra manager italiani e dirigenti delle società tedesche e austriache del trasporto ferroviario. A loro va aggiunto l’ex capo delle Ferrovie Mauro Moretti, condannato a 7 anni in primo grado. Nei suoi confronti la procura ha chiesto una pena di 6 anni e 9 mesi. Il dirigente, a differenza dell’altra volta, non è intenzionato a rinunciare alla prescrizione. Chiesta la condanna a 5 anni e 9 mesi per l’ex ad Rfi Michele Elia. Per quanto riguarda le altre richieste, questo il dettaglio: 6 anni e 6 mesi per Uwe Kriebel, Andreas Schroter e Helmut Brodel (condannati a 6 anni e 10 mesi nel primo appello); 8 anni e 2 mesi per Peter Linowsky e Rainer Kogelheide (8 anni e 8 mesi nel primo appello); 7 anni e 4 mesi per Roman Mayer e Johannes Mansbart; 3 anni e 6 mesi per Paolo Pizzadini e Daniele Gobbi Frattini; 5 anni e 6 mesi per l’ex ad di Trenitalia Vincenzo Soprano (condannato a 6 anni nel primo processo di appello), accusato di aver noleggiato e usato i carri merci tedeschi omettendo tra l’altro di far verificare l’avvenuta esecuzione dei controlli. A questo proposito, nella requisitoria, il pm Salvatore Giannino ha parlato di “omissioni gravi, gravissime e reiterate negli anni”.
La loro pena è stata ricalcolata dalla procura generale scorporando la parte relativa all’accusa di omicidio colposo plurimo, dichiarata prescritta con sentenza della Cassazione per il venir meno dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.