VIAREGGIO – In strada per smuovere le acque. L’associazione “Il mondo che vorrei” ha organizzato per sabato 29 aprile un presidio sulla strage di Viareggio, dove il 29 giugno 2009 morirono 32 persone.
“Una partecipazione apolitica, ma impegnata nel voler dire qualcosa di importante nell’interesse di una crescita sociale in tema di sicurezza e giustizia. per il destino del nostro interesse più elevato: la vita”, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa. L’incontro di domani intende sollecitare anche un pronunciamento da parte della Cassazione, organo finale della giustizia italiana che deve solo dare l’ultima sentenza per far incarcerare i colpevoli, sentenza che però tarda ad arrivare.
“Ad ottobre, il più alto esponente di Fs al momento dei fatti, l’ad Mauro Moretti, colpevole, compirà 70 anni – dicono i familiari delle vittime di Viareggio – e non sarà dunque più soggetto all’incarcerazione. L’estate è alle porte ed il rischio che la Cassazione non si esprima per tempo, e non permetta dunque che la giustizia abbia il suo corso naturale, è alto. Chiediamo che la giustizia abbia il suo giusto svolgimento. I deragliamenti continuano ad avvenire, alla vigilia di Carnevale hanno preso fuoco alla stazione ferroviaria di Viareggio le ruote di un treno carico di Gpl, gemello di quello del 2009, per poi vedere in questa settimana altri deragliamenti a Firenze e Bologna, vicini a noi quindi. Non ci sono state vittime, ma questi incidenti sono stati tanti fino ad ora, quindi si deve intervenire per evitare il ripetersi di questi episodi molto gravi. Ecco perchè domani sera vi aspettiamo, compreso le istituzioni per farci sapere cosa stanno facendo riguardo la sicurezza in ferrovia. Siamo stanchi di andare dentro i tribunali, adesso servono fatti concreti”.