Partiamo da un dato di fatto: la direzione di gara di Tagliavento in Fiorentina-Milan non è stata sufficiente. La valutazione di molti episodi lascia quantomeno perplessi e scontenta tutti, sia viola che rossoneri. Detto ciò, e al netto di ciò, il pareggio è il risultato giusto per quello che si è visto, per quello che le due squadre hanno fatto e per quello che non hanno fatto. Mi riferisco, nel secondo caso, soprattutto al Milan: avanti 2-0 e con un uomo in più, la partita non si può riaprire in nessun modo. E invece si è riaperta: il primo rigore, su cui possiamo discutere all'infinito, nasce da una difesa distratta che permette a Ljaji? di fare quello che vuole al limite e dentro l'area di rigore.

Rabbia e orgoglio Dove la Fiorentina ha meritato il pareggio? Nel non perdere la bussola dopo il gol di Flamini, nell'aver sfruttato l'episodio del primo rigore prendendo coraggio, nell'aver infine difeso quello che alla vigilia era un risultato pro Milan e che durante la partita si è trasformato in un punto utile a mantenere il vantaggio negli scontri diretti e dopo la sconfitta dell'Inter a consolidare il quarto posto, in attesa del derby romano di stasera.

L'infortunio a Jovetic Ma guardando il bicchiere mezzo vuoto, non si possono non considerare due aspetti. Innanzitutto la scelta di Jovetic dal primo minuto. Forzata e rischiosa, come amaramente testimonia la ricaduta subita dal montenegrino alla fine del primo tempo. E' vero che Jo-Jo si è allenato in settimana ma è anche vero che era reduce dall'ennesimo infortunio stagionale: la storia clinica del numero 8 consigliava una gestione diversa, magari con partenza dalla panchina ed entrata a gara in corso. Chiaramente con un considerevole cambio nelle caratteristiche del tridente offensivo di partenza: ma così il rischio di riperdere Jovetic era decisamente alto.

La lotta Champion's Poi l'atteggiamento: anche prima dell'espulsione di Tomovic, la Fiorentina era in balia dell'avversario. In una partita da vincere, o quantomeno da provare a vincere, la squadra è entrata in campo subendo la maggiore esperienza degli avversari in partite come questa. Rientra tutto nella normalità considerando che è il primo anno di questo gruppo e di Montella allenatore a livelli così alti. Però, se si vuole compiere un ulteriore salto, gare come Fiorentina-Milan sono da approcciare in modo diverso, più aggressivo se volete. Il posto Champions si allontana, pur essendo ancora teoricamente raggiungibile, specie se il Milan non dovesse fare bottino pieno contro Napoli e Juve. Ma comunque, al di là della lotta per il terzo poso, la Fiorentina non può sbagliare la gara con l'Atalanta di sabato prossimo: il quarto posto sarebbe un risultato eccellente, permetterebbe una preparazione estiva normale e nobiliterebbe tutto ciò che è stato fatto di buono in questa stagione.