Due anni, calcisticamente, possono essere un’eternità. E in quei caroselli che la scorsa notte hanno animato le vie e il litorale di Livorno, in quella pacifica invasione di campo al Lardenza dopo il triplice fischio della finale playoff decisa dal gol di Paulinho, hanno rappresentato molto di più rispetto a una semplice festa dei tifosi. Quelle maglie amaranto, in due stagioni, hanno conosciuto il dramma per l’agghiacciante morte di Piermario Morosini e oggi assaporano la gioia per la promozione in Serie A. Un evento che viene inesorabilmente dedicato al giovane calciatore stroncato da un malore sul campo di Pescara. «Ora siamo in serie A e ce la godiamo, anche grazie a Piermario che ci ha guidato da lassù». Sono state queste le parole del presidente del Livorno Aldo Spinelli “a caldo” dopo l’1-0 sull’Empoli che è servito ai labronici per staccare il pass per la massima serie calcistica.
                      
La festa labronica dedicata a Morosini “Morosini 25”, numero ritirato dalla società livornese, e “Ciao Moro”: sono le scritte sulle magliette indossate dai giocatori del Livorno durante la premiazione e la festa all’interno dello stadio Picchi. Calciatori, club ed una città intera: tutti uniti in un grande abbraccio collettivo volto a ricordare l’ex compagno nella notte più lunga e più bella, quella che riporta i labronici nel massimo campionato calcistico d’Italia. Il patron Spinelli ha rivolto un pensiero anche alle nove vittime dell'incidente portuale di Genova: «Da genovese e imprenditore portuale – ha detto Spinelli -, conoscevo tutti quei ragazzi personalmente. Adesso che siamo in serie A credo che Genoa, Sampdoria e Livorno dovrebbero organizzare un triangolare per raccogliere fondi da devolvere alle famiglie colpite da questa immane tragedia»
 
«La vittoria di tutti» Una città che gioisce con la passionalità e il calore che la storia le conferisce.
Davide Nicola, il giovane ma capace tecnico che ha traghettato il Livorno nella massima serie, non cerca meriti per sé o per un singolo, ma parla di quello che il successo rappresenta per tutto l’ambiente labronico. «In queste occasioni si fa a gara nel trovare dei meriti individuali, ma io credo che il merito sia di un gruppo completo e compatto, a partire dal presidente, al vice, al direttore tecnico, a tutti i miei collaboratori. Ringrazio per il gran lavoro questi ragazzi che sono cresciuti sotto il profilo della mentalità ed anche una tifoseria matura che non ha messo pressione sulla squadra in queste ultime settimane».
 
Una città in festa «La sensazione che ho è quella di un bellissimo risultato per questi ragazzi, per questo allenatore serio, Davide Nicola, sempre misurato, equilibrato, uno che pesa le parole. E poi sono contento per Aldo Spinelli. Bisogna che la città trovi il modo di dargli un riconoscimento: tre promozioni in serie A in nove anni mi sembrano un risultato eccezionale». Con queste parole il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha commentato la promozione della squadra amaranto in serie A. «Sono contento – ha aggiunto il sindaco – perché la finale playoff è stata la dimostrazione che in questa città spesso le cose sono migliori di come vengono descritte. In questo caso mi riferisco ai tifosi: sono stato molto orgoglioso di loro quando hanno esposto lo striscione dedicato ad Andrea, il tifoso del Brescia deceduto nell'incidente del pullman che lo riportava a casa».

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