Tanto carbone nella calza viola ma, almeno sugli spalti, brilla un “Pepito” in più. La prima gara del 2013 per la Fiorentina significa primo ko casalingo stagionale, in uno dei risultati più clamorosi e sorprendenti dell’ultimo turno del girone di andata di Serie A. Il Pescara passa 2-0 a Firenze, grazie ad un Perin formato saracinesca dove sono andati a infrangersi i numerosi tentativi offensivi dei viola. La Befana però ho incoronato la Fiorentina come reginetta del mercato invernale, fino a questo momento, con l’arrivo sulle sponde dell’Arno di Giuseppe Rossi dal Villareal.
Il dopo-Jovetic è già a Firenze 9 milioni di euro più bonus legati ai risultati della squadra e al recupero del giocatore: sono questi i costi del passaggio a titolo definitivo di Rossi dal Villareal alla Fiorentina. Dopo i colpi che Pradè e i Della Valle hanno assestato dalla società catalana per difesa e centrocampo, Gonzalo Rodriguez e Borja Valero, continua lo shopping viola dalla nobile decaduta spagnola dello “Yellow Submarine” (come viene comunemente chiamato lo stadio del Villareal, ndr). Rossi ha assistito dalla tribuna d’onore del Franchi alla sconfitta casalinga dei ragazzi di Montella contro il Pescara, ma per lui c’è stata subito l’acclamazione della Fiesole e il caloroso saluto del pubblico fiorentino. È già amore tra Pepito e Firenze che su Twitter (il Tweet – lui è uno dei pioneri tra gli atleti che utilizzano questo mezzo per parlare con pubblico, appassionati e tifosi) ha già apprezzato la sua nuova casa calcistica. Insomma, per la società viola e per il giocatore si tratta di un investimento importante, soprattutto a lungo termine, visto che Rossi potrà essere a disposizione di Montella solo da marzo. Una prospettiva che potrebbe avere i connotati del dopo Jovetic se l’asso montenegrino avesse ancora molte pretendenti – come la scorsa estate – tra le big del calcio europeo e se quindi la Viola decidesse di cedere alle lusinghe di mercato. La Fiorentina in tal senso, al di là dei colpi che assesteranno Juve, Inter, Milan, Lazio a gennaio, ha dato grande prova di lungimiranza e programmazione. Grandi si diventa anche così. E con un Pepito completamente recuperato in più, si può guardare ancora più in là. Sebbene la Befana pescarese abbia portato due bei pezzi di carbone, almeno per quanto riguarda il risultato sul campo. Ma si sa, come le Feste anche i passi falsi «l’Epifania se li porta via». Speranza viva di questo lunedì di Montella, ma anche di Conte, Zeman,Stramaccioni e altri ancora…