Quando si dice che uno potrebbe essere il padre e l’altro il figlio per Luca Toni e Babacar si tratterebbe di un’ipotesi che sarebbe stata possibile realizzare geneticamente da realizzarsi visto che il primo è nato nel maggio del ’77 ed il secondo nel marzo ’93. Ci sono trasmissioni televisive dedicate apposta alle mamme rimaste incinta precocemente, perché non immaginare che l’attaccante veronese fosse diventato precocemente padre, e non come invece è accaduto soltanto quando è diventato over 30, prima di Bianca e poi di Leonardo, dalla fidanzata storica Marta Cecchetto. Sta di fatto che Fiorentina–Verona sarà anche l’incrocio fra l’attaccante più prolifico della vecchia generazione di bomber italiani, le classiche prime punte tutto fisico e muscoli, che continuano ancora a fare la differenza in Serie A, e la nuova leva di centravanti moderni, spesso stranieri, che invece preferiscono agire partendo da lontano, adattandosi anche eventualmente a supporto dei giocatori più offensivi.
Babacar vs Toni Da una parte Luca Toni, primo vero acquisto in termini di marcatori prolifici della storia viola della famiglia Della Valle, dopo gli anni dalla C2 alla serie A con Christian Riganò, e dall’altra, sulla carta, il bomber del futuro, ovvero quello su cui il club gigliato spera di costruire la società viola che vuole fare il salto di qualità sempre di più in Italia ed in Europa, ovvero Khouma El Babacar. Nelle prossime ore i due numeri 30 di Fiorentina e Verona saranno avversari, a caccia di un futuro perché Toni cercherà di capire se i suoi alti livelli gli permettono di poter reggere almeno un altro anno nel nostro massimo campionato, mentre il secondo se è pronto per effettuare il sorpasso nelle gerarchie offensive nei confronti di un certo Mario Gomez. Toni che quando può viene spesso a Firenze, a prescindere dagli impegni calcistici, visto che ha una casa a Borgo San Frediano, è stato il giocatore che i fratelli Della Valle convinsero a restare nell’estate del 2006, anche a fronte di un super assegno per cederlo arrivato dall’Inter. Per Babagol invece si è evitata nel luglio scorso una plusvalenza, che sarebbe stata fondamentale per le casse gigliate, a fronte della mancata cessione provvisoria di Cuadrado, che sarebbe scaturita dagli euro pronti ad essere messi sul piatto dall’Eintracht Francoforte, tutti a bilancio perché il classe ’93 viola è cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina.
Storie di attaccanti a confronto Strane storie si vivranno in termini di attaccanti nel posticipo della dodicesima giornata di ritorno. Toni infatti è stato il predecessore nella linea offensiva del Bayern di Mario Gomez, con quest’ultimo che, quando fu prelevato dalla società gigliata 21 mesi fa, portò i Della Valle ad offrire al vecchio bomber di Pavullo sul Frignano un posto come allenatore della squadra Allievi della Fiorentina. Ed invece il campione del Mondo con l’Italia a Germania 2006 si è rilanciato a Verona, mentre il Supermario viola si è sciolto come neve al sole, ed oggi sono meno della metà dei 20mila tifosi che lo accolsero nel giorno della sua presentazione che non ne discutono il rendimento a Firenze. Toni è quello per cui Andrea Della Valle ha fatto pubblicare un post celebrativo sul sito ufficiale della Fiorentina al raggiungimento della trecentesima rete da attaccante professionista mentre di contro per Gomez lunghi sono stati i silenzi della proprietà sia nel periodo degli infortuni della passata annata, che in quelli di sterilità sottoporta di quella attuale.
Le altre storie di Fiorentina-Verona E poi Fiorentina-Verona può essere anche la storia dei giocatori offensivi che partono dalle retrovie, come Nico Lopez che ha già punito varie volte i colori gigliati quando li ha incontrati, o il duo Diamanti-Ilicic, in cerca di riscatto, senza dimenticare Gilardino, uno che come Toni nell’estate 2012 ha scelto una seconda vita in maglia viola, anche per chiudere a Firenze con una carriera dirigenziale, ma che per adesso ha fallito e ha poche chance di essere riscattato a fine stagione dai cinesi del Guanghzou. Insomma la sfida del Franchi di Firenze si prospetta sulla carta come una pioggia di gol, con i tifosi della Fiorentina che, non rimpiangono gli ex attaccanti Jovetic, Ljajic e Mutu, ma hanno sempre una forte nostalgia del bel Luca, e dunque si augurano di non dover assistere ai suoi famosi Toni e fulmini…