Nel referendum consultivo sulla fusione dei comuni aretini di Capolona e Subbiano, che si è svolto lo scorso maggio, i voti favorevoli sono stati complessivamente 2454, quelli contrari 2054. Mentre a Capolona i ‘sì’ sono stati 1715 ed i ‘no’ 210, a Subbiano hanno prevalso i ‘no’’, 1844, rispetto ai ‘si’, 739. Per questo la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), all’unanimità, ha licenziato con parere negativo la proposta di legge di iniziativa popolare che istituiva il nuovo comune. Nel dichiarare il voto contrario, il consigliere Massimo Baldi (Pd) ha ricordato la risoluzione approvata dal Consiglio regionale proprio per affrontare situazioni come questa, mentre Claudio Borghi (LN) ha rilevato che il comune di Abetone (Pt)rimane «l’unica vittima» nei processi di fusione ed occorre «riparare il danno». Per Gabriele Bianchi (M5S) le «soluzioni calate dall’alto fanno emergere inevitabilmente i problemi sul territorio».
Il giallo della lettera del governatore Rossi Nel frattempo emerge una sorta di giallo proprio sulla possibile fusione in comune unico di Subbiano e Capolona. «Abbiamo scovato – annuncia il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai – la lettera con cui il Presidente della giunta regionale Enrico Rossi si rivolge al Presidente del consiglio Eugenio Giani per chiedergli formalmente di recedere dal proposito di procedere a referendum con la modalità da tripla che noi stessi avevamo contestato in tempi non sospetti. Non solo – ha proseguito Mugnai – Avevamo chiesto di formulare noi, come Consiglio regionale, una proposta di riassetto istituzionale del Casentino che superasse l’impasse dei territori da cui non si ottiene una proposta condivisa per sottoporla, poi, direttamente al parere dei cittadini. E invece il Pd, più per logiche politiche che in nome di un vero progetto, ha deciso di andare avanti. Proprio come per le fusioni Capolona-Castiglion Fibocchi e Capolona-Subbiano, bocciate dai cittadini e su cui ora, per quest’ultima in particolare, dovrà pronunciarsi martedì il Consiglio per prendere atto dell’esito negativo del referendum. Anche sul referendum ‘da tripla’ che riguarda Chiusi su due ipotesi e poi Bibbiena, Ortignano Raggiolo, Castel Focognano e Chitignano arriva questa bordata del Presidente della giunta che smentisce il lavoro ed i voti espressi dal Pd in Consiglio. Difficile non pensare che ci siano anche ragioni politiche di divisione tra Rossi e il Pd, che insieme frullano come una maionese impazzita in una guerra che si va scaldando. Vorrà dire che io porterò il pop corn e rimarrò a gustarmi lo show. Peccato che ci facciano divertire su temi che invece sono seri e riguardano la vita dei cittadini».