Le cellule staminali sono utili per curare il cuore? Il loro trapianto cardiaco è ancora una strategia terapeutica credibile per curare l’infarto e quali sono, eventualmente, le alternative? Una risposta arriverà dalla tavola rotonda “Cellule staminali e cuore: cantieri dal futuro”, promossa dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, con il patrocinio della Regione Toscana e ospitata al Sant’Anna in aula magna martedì 9 e mercoledì 10 luglio, con la partecipazione di rappresentanti di alcuni dei più importanti gruppi di ricerca mondiali che si dedicano allo studio della rigenerazione del cuore adulto. Sono attesi ricercatori e clinici provenienti da Inghilterra, Olanda, Svizzera e Italia, tanto dal sistema universitario e della ricerca pisano e toscano, quanto da istituti di eccellenza riconosciuta in altre regioni, come il “Mario Negri” di Milano.
 
Il programma La tavola rotonda coincide anche con la chiusura dei lavori di ricerca relativi ad un progetto sulla rigenerazione del cuore infartuato finanziato dal Ministero della Salute ad un gruppo di giovani ricercatori italiani, tra cui Vincenzo Lionetti, medico e ricercatore in Fisiologia all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, scelta per favorire l’incontro tra scienziati di istituzioni nazionali ed internazionali e, tra questi, numerosi giovani ricercatori italiani di talento che operano all’estero.
 
Il commento «Le cellule staminali come strumento di cura per il cuore malato – sottolinea Vincenzo Lionetti nell’anticipare la tavola rotonda – sono un argomento di dominio pubblico, ancora oggetto di vibranti diatribe etiche e sociali, nonché di accurati approfondimenti scientifici in laboratorio. Nei due giorni saranno presentate in anteprima mondiale le più recenti novità scientifiche sul reale potenziale delle cellule staminali nel favorire la cura del cuore. Inoltre saranno illustrate strategie terapeutiche alternative al trapianto cardiaco di cellule staminali per proteggere e rigenerare il cuore danneggiato».
 
Info La partecipazione alla tavola rotonda è libera, ma è obbligatoria laregistrazione (link). Il programma dettagliato è già online (link).
 

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