Un'elevata qualità delle acque con un leggero incremento dei campioni non conformi ai limiti di legge rispetto al biennio precedente. È questo, il quadro stilato da Arpat in merito alla stagione balneare della Toscana nel 2013, secondo uno studio che si basava sul monitoraggio delle acque di balneazione della costa toscana effettuato in base alle normative europee, in totale 266 aree di balneazione per un totale di 594,3 chilometri di costa. 1.687 i campioni presi in analisi. Il dato positivo è che nel 95% della costa balneabile non si è verificato alcun superamento dei limiti di legge e questo testimonia la buona salute della costa toscana. Maglia nera per la provincia di Lucca che risulta in testa nella graduatoria delle campionature irregolari con l'8,85%, seguita da Massa Carrara con il 5,66% mentre la più bassa è risultata Grosseto con l'1,62 (Livorno chiude con il 2,54% e Pisa con il 2,33%).
Rari casi di mare “non a norma” I campioni non conformi sono risultati 48 (pari cioè al 2,8%) e relativi a 29 aree di balneazione per un totale di 30,6 km di costa. A queste aree si aggiungono i 13 divieti permanenti per motivi igienico sanitari che sono stati monitorati con frequenza mensile: su 77 campioni analizzati, il 22% ha evidenziato valori al di fuori dei limiti normativi e nel 15% si sono avute concentrazioni veramente “critiche”, da 2 a 10 volte superiori ai limiti, con un leggero miglioramento rispetto al 2012 (queste ultime rappresentano il 18%).