Tre province, tre territori, tre prefetture fanno sistema per combattere uno dei problemi più annosi che riguardano la società civile toscana, il divampare di furti e colpi nelle abitazioni (e non solo). Lucca, Pisa e Pistoia hanno deciso di fare squadra contro la criminalità, perché «servono più efficaci strategie di prevenzione e contrasto dei reati predatori nei territori delle province». È quanto è emerso in una riunione congiunta, che si è svolta a Lucca, del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduta dai prefetti delle tre province dopo i recenti episodi di furti e rapine in casa, stabilendo che d'ora in poi sarà messa in campo «una reciproca azione collaborativa».
Il punto della situazione «È emersa – si legge in una nota congiunta delle prefetture – una variegata situazione per quanto concerne i furti, in diminuzione nella provincia di Pisa, mentre il quadro è risultato sostanzialmente omogeneo per quanto concerne le rapine, che risultano in aumento nei tre territori provinciali. Per questo verrà intensificata l'attività di prevenzione e contrasto, in particolare per quelle in abitazione, sebbene su tale fronte sia già in corso una forte azione da parte delle forze dell'ordine volta all'individuazione degli autori dei reati».
Cosa farà la squadra anticrimine I prefetti hanno convenuto sull'opportunità di rafforzare le sinergie per garantire maggiori livelli di sicurezza e in tale contesto ampia disponibilità è stata fornita dagli amministratori locali per un maggiore coinvolgimento delle polizie municipali, anche nelle ore notturne. Infine, «sarà assicurata una più stretta collaborazione interprovinciale fra le forze di polizia nell'ambito dei territori contigui delle province interessate, per ottimizzare lo scambio di informazioni su quegli elementi utili per una più efficace azione preventiva e repressiva dei reati contro il patrimonio, ma anche per informare i cittadini per contribuire alla realizzazione di sistemi di protezione e difesa ambientale, calibrati sulle singole realtà territoriali».