L’ultimo album “Sputnik” imperversa da mesi in radio, sul web e ai piani alti delle classifiche. Luca Carboni approda sulle ali del successo lunedì 22 ottobre all’Obihall di Firenze (ore 21) per un concerto che si annuncia affollatissimo.

Il concerto “Sputnik” sicuramente è l’evoluzione di un lavoro cominciato con “Pop-Up”, e anche il tour è figlio dell’esperienza di quel lavoro. Per queste nuove date l’artista si spinge ancora più avanti, grazie a un grande lavoro musicale, lasciando sempre la porta aperta alle cose del passato. Un viaggio nel tempo, in cui è possibile ascoltare anche sonorità diverse, appartenenti ad altre epoche. Alla fine, ormai per Carboni possiamo parlare davvero di epoche: il suo viaggio musicale partito negli anni ‘80 continua fino ad oggi con grande successo. Per i suoni l’artista ho voluto una situazione molto elettronica figlia dell’ultimo album, accompagnata da momenti più acustici o più elettrici. Sul palco lo accompagna la sua band, con Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Mauro Patelli e Vincenzo Pastano alle chitarre, Fulvio Ferrari Biguzzi alle tastiere. Per questa prima parte di Sputnik Tour torna proprio nei club e nonostante le venue siano più raccolte Luca Carboni con il suo team sta lavorando ad una grande produzione anche per quanto riguarda l’aspetto visivo, partendo proprio dalla copertina di “Sputnik”, disegnata dall’artista stesso. A livello di immagini nel live c’è un vero e proprio racconto, che parte dagli anni ’50, per arrivare ad oggi, attraversando quindi momenti importanti della storia personale dell’artista e degli eventi della società. Per quanto riguarda la parte musicale e le canzoni in scaletta è probabile che questa cambi di data in data, visto che c’è anche spazio per la parte acustica e più intima, che permette di presentare live il nuovo lavoro e di spaziare dai singoli del passato a quelli di oggi, non tralasciando anche alcune canzoni “b-side”. Sicuramente non mancheranno le hit del passato e i singoli usciti con “Pop-Up” e “Sputnik” sempre ai vertici delle classifiche radiofoniche, che quindi il pubblico conosce molto bene.