fedez-j-ax-cornetto-algidaPuò un futuro tormentone estivo riscaldare gli animi di mansueti ricercatori universitari? La risposta è si, e a farne le spese è da una parte una canzone che è già un successo a poche settimane dalla sua messa in onda fra radio e tv, con diffusione in ‘heavy rotation’ sui social network, e dall’altra il marchio di un gelato che ne sta sfruttando la melodia per rendere accattivante la vendita dei propri prodotti. Lo spot della Algida che usa il ritornello di una canzone del due rap Fedez-J/Ax, “Vorrei ma non posto”, in cui si dice «e ancora un’altra estate arriverà. E compreremo un altro esame all’università» viene definito dai ricercatori universitari di Firenze della rete ’29 aprile’ «disdicevole».

Studenti vs rap Proprio i ricercatori universitari spiegano anche di stare valutando «l’idea di inviare una lettera formale di protesta sia ad Unilever che all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, qualora l’azienda non cambi la pubblicità rimuovendone il contenuto incriminato». L’utilizzo del verso, secondo i ricercatori, «fa passare l’’idea che in Italia una normale attività estiva sia il comprare un esame all’università, come simbolo di un altro anno che passa – sottolineano i ricercatori della rete 29 aprile -. Ora che la satira sia satira passi, ma che si usi come messaggio pubblicitario la vendita degli esami all’università ci sembra una cosa che come cittadini e come professori universitari, che non hanno mai sognato di vendere un esame, offende alquanto; reputiamo la scelta del tutto fuori luogo ed anche offensiva per chi opera con passione e correttezza, vale a dire la stragrande maggioranza dei docenti ed anche degli studenti. Chiediamo pertanto di eliminare o quantomeno modificare questa pubblicità».