«Sarebbe bello se per i pellegrinaggi e visite religioso-turistiche a Roma e in altre zone vicine a Toscana, Umbria e Lazio poteste usare i servizi aeroportuali di Grosseto». E’ la lettera di ‘promozione’ dello scalo locale inviata dal vescovo di Grosseto, monsignor Rodolfo Cetoloni, a 370 ‘colleghi’ delle diocesi europee, in vista del Giubileo. L’iniziativa, spiegano i quotidiani locali, è stata presa dopo un incontro fra il vescovo e il presidente della Seam (la società che gestisce lo scalo civile di Grosseto) Renzo Alessandri.
«Tappe ben congegnate prima dell’incontro con Dio» La lettera del vescovo accompagna quella in cui Alessandri propone l’aeroporto di Grosseto come possibile alternativa a quelli di Roma per i pellegrini del Giubileo. «Ho aderito volentieri – ha spiegato il vescovo Cetoloni – anche perché la Chiesa è inserita profondamente nel tessuto di questa terra e vuol contribuire come può alla sua crescita e alla sua promozione sul piano umano, sociale, economico. E’ molto importante proporre itinerari di viaggio che prevedano tappe come quella di Orvieto, perché il pellegrinaggio non è compiere un tragitto veloce verso la meta, ma è preparare tutta la nostra persona, anche attraverso tappe ben congegnate, all’incontro con Dio. La proposta che viene dal territorio mi pare allettante: speriamo che ci siano risposte, farebbero bene alla nostra economia».