Un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Solo così possono essere descritte le dimissioni in massa dal CdA della Mens Sana Basket 1871 e quelle di Piero Ricci da presidente della Polisportiva, ratificate alla giunta di Viale Sclavo. «Dimissioni irrevocabili – ha raccontato Ricci – E’ stato fatto tutto il possibile: lascio perché ho esaurito ogni canale disponibile per dare basi alla società. Se poi sono io il problema, lascio il posto a chi potrà portare il suo apporto concreto. Io ho coperto questa carica con spirito di servizio, ci sono stati altri momenti in cui avrei potuto lasciare. Lo faccio adesso perché non posso fare niente di più».
Basket, Siena ha paura Siena è sconvolta: di nuovo nuvole minacciose sono tornate ad addensarsi sul presente e sul futuro della pallacanestro mensanina e tra i tifosi serpeggia un unico sentimento, la paura. La società si è chiusa a riccio, isolandosi da tutto il contesto: prima dell’allenamento pomeridiano si è tenuta una riunione tra squadra, staff tecnico e i membri del CdA dimissionari. Unico obiettivo: fare quadrato e far diventare impermeabili i giovani elementi del roster biancoverde – che nel campionato di A2 è addirittura terza in classifica – a quella tempesta di voci e di invettive che circolano ovunque e che, specie sui social network, hanno un sapore a metà tra la caccia alle streghe e il regolamento di conti. Bocche cucite in Viale Sclavo, la Mens Sana si è isolata da tutto e da tutti. Del resto anche questa, stando alla nota che ha annunciato le dimissioni di Lorenzo Marruganti e degli altri consiglieri, era una delle cause scatenanti della decisione di lasciare il CdA. Dopo le dichiarazioni a caldo, che sostanzialmente avevano respinto al mittente queste accuse, anche in Comune tutto tace: l’assessore allo sport del Comune di Siena Leonardo Tafani fa sapere che la sua idea è in linea con quella del sindaco ma che, al tempo stesso, la priorità di un momento così delicato è quella di cercare una soluzione.
Il tempo stringe Il tempo in tal senso è tiranno: l’assemblea dei soci del 18 febbraio incombe. E’ lì che dovrà essere presentato il piano di interventi per tener fronte al bilancio previsionale elaborato dalla Polisportiva Mens Sana: un piano finanziario che copra una perdita complessiva che si aggira tra i 300 e i 500mila euro. Oltre che reperire un main sponsor (150mila euro la cifra che il nuovo partner dovrà mettere sul piatto), si parla di ipotesi di aumenti di capitale (concorrenza del 40-60%) e di ridefinizione di accordi con l’Emma Villas per l’utilizzo di spazi e servizi all’interno del PalaEstra. L’ipotesi più apocalittica è quella della messa in liquidazione, così come avvenne non più tardi di due anni fa, e che portò poi al fallimento della vecchia Mens Sana Basket. Spettri, fantasmi di un recente quanto doloroso passato che rappresentano una ferita ancora aperta per la Siena della pallacanestro e che si riaffacciano minacciosi. Le dimissioni di massa in Viale Sclavo suonano come un accorato sos di chi, da solo, non ce la può più fare.
Estratto da La Nazione ed. Siena