La Bandiera di Pisa è giunta in questi giorni in Antartide, con un C130J della 46esima Brigata Aerea di Pisa, che partecipa alla 35esima spedizione scientifica italiana in Antartide. «È un gesto simbolico. Abbiamo chiesto il vessillo della città al Comune di Pisa, che ha accettato con grande entusiasmo – ha spiegato il Generale Girolamo Iadicicco, comandante della 46esima -. Lo abbiamo fatto con il cuore, perché sentiamo riconoscenza nei confronti della città e del territorio che ospita noi e le nostre famiglie. La 46esima opera in tutto il mondo, e quest’anno torna, dopo venti anni, a collaborare con l’ENEA per assicurare i collegamenti necessari alla XXXV Spedizione Antartica. Ci sembrava quindi la giusta occasione per mostrare il legame tra 46esima e la città». La bandiera di Pisa era stata consegnata alla 46esima dal vicesindaco Raffaella Bonsangue proprio il giorno della partenza del C130J da Pisa.
La campagna della 35esima spedizione scientifica italiana in Antartide presso la stazione italiana “Mario Zucchelli” estiva durerà 4 mesi e ospiterà 250 partecipanti tra tecnici e ricercatori, italiani e stranieri, a supporto di 45 progetti di ricerca. Finanziata dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), le spedizioni italiane sono gestite dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico. Dopo venti anni di assenza, la campagna vede il ritorno in Antartide dei velivoli dell’Aeronautica Militare, grazie ad un accordo di collaborazione con ENEA. L’aereo C-130J della 46° Brigata Aerea di Pisa, con equipaggi addestrati ad operare in condizioni climatiche ed ambientali estreme, nel caso specifico su piste ghiacciate (atterraggio sul pack), supporta la spedizione con voli tra Christchurch (Nuova Zelnada) e le basi antartiche, assicurando il trasporto sia di passeggeri che di materiali.