«La sostenibilità non può prescindere dalla adeguatezza delle prestazioni e dall’equità inter e intra generazionale. E, quindi, è sempre più importante imparare a pensare alla pensione appena si inizia a lavorare» così Paola Muratorio, presidente di Inarcassa, intervenuta a Vercelli al primo degli incontri con gli associati organizzati in tutta Italia per condividere le linee di intervento della riforma necessaria per la “Sostenibilità a 50 anni”. All’appuntamento, aperto dal saluto del sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, hanno partecipato, oltre al presidente di Inarcassa, Paola Muratorio; Sergio Nisticò, componente del Comitato scientifico; l’architetto Marina Martinotti, vicepresidente dell’Ordine e componente, insieme all’ingegnere Lorenzo Isola, per la Provincia di Vercelli del Comitato Nazionale Delegati Inarcassa
Maggiore flessibilità di uscita Il presidente Muratorio ha dato alcune certezze ai presenti, in questa fase di riforma verso il sistema contributivo. «Nessuno prenderà di pensione meno di quello che avrà versato»; e «non pensiamo – ha detto – di alzare l’età pensionabile, ma di assicurare una maggiore flessibilità in uscita»; inoltre, «non toccheremo le aliquote contributive, se non, su base volontaria, per il contributo soggettivo». La grande trasparenza del sistema contributivo permetterà a ciascuno di vedere sempre, sul proprio conto individuale, i contributi versati in più. Naturalmente è un conto virtuale, come quello della famosa “busta arancione della Svezia”, paese faro in Europa per la sostenibilità e l’equità dei sistemi previdenziali.
La saggezza di Inarcassa Muratorio ha poi sottolineato la “grande saggezza” di Inarcassa quando nel 1998 assunse la decisione di aumentare l’aliquota contributiva dal 6 al 10% e di tagliare i “vecchi privilegi”. «Molte Casse non l’hanno fatto – ha aggiunto – ed oggi alcune di esse si trovano a dover aumentare l’aliquota contributiva di un 1% all’anno fino al livello del 18%». Quanto all’età pensionabile il presidente Muratorio ha messo in luce alcune caratteristiche della popolazione degli iscritti Inarcassa, non ultima la longevità: «Su 12mila pensionati ben 26 sono ultracentenari. Con una speranza di vita degli iscritti elevata che comunque – ha proseguito Muratorio – è in genere più elevata che in altri settori, l’orientamento potrebbe essere pertanto quello di proporre un’ampia flessibilità in uscita: si potrebbe andare in pensione prima dei 65 anni (ma con una penalizzazione), ma anche restare al lavoro fino a 75 anni (con un premio)».
Il dibattito Molta partecipazione ed interventi – all’incontro di Inarcassa – con situazioni personali sovrapposte a temi di più ampio interesse. Come quello degli incarichi pubblici, ridotti fino all’80% negli ultimi anni. Un tema, sollevato dall’architetto Massimo Marocchino, presidente degli Architetti di Vercelli. «Nel complesso – ha detto, citando i dati del Cresme -, i redditi dei professionisti si sono ridotti del 25%. E questo anche per l’allargamento della base professionale: nel 1978, nelle province di Vercelli e Biella, gli Architetti eravamo un centinaio. Oggi siamo 600. In questa situazione il rispetto delle tariffe diventa un elemento qualificante della professione». Redditi inadeguati, dunque per gli ingegneri e gli architetti in questo scorcio di decennio. Altro che privilegi. «Non siamo certo una casta – ha detto con forza il presidente Muratorio – anzi, oggi la professione dell’architetto e ingegnere non ha adeguati ritorni in termini economici. Il reddito, comunque, è nelle mani della componente maschile, con forte prevalenza degli anziani rispetto ai giovani». «Dal 1995 ad oggi – ha detto il presidente Muratorio – il numero degli ingegneri e architetti è aumentato del 157 per cento, salendo da 68.000 a 160.000, e di contro le commesse si sono fortemente contratte. Oggi il problema è il lavoro». Per questo Inarcassa, insieme ad altre Casse di previdenza ha lanciato il progetto di un Fondo infrastrutturale da 100 milioni di euro. E’ stato provocatoriamente definito “Fondo Gabibbo” perché mira a portare a termine strutture e opere infrastrutturali incompiute e lasciate a metà per lievitazioni di costi ed esaurimento dei fondi pubblici”. Particolare attenzione è rivolta ai giovani, che sono il futuro della previdenza, con l’istituzione di un credito Inarcassa con restituzione del capitale in 3 anni senza interessi e, con una formula assolutamente competitiva in Italia, la stipula di convenzioni speciali per l’assicurazione per la responsabilità civile professionale.
Appuntamenti Inarcassa – Il programma di incontri organizzati da Inarcassa, giunge dopo il convegno dello scorso 8 febbraio sul sistema contributivo.Questi i prossimi appuntamenti in programma: Padova, 4 aprile; Arezzo, 5 aprile; Pescara, 13 aprile; Avellino, 18 aprile; Brindisi, 19 aprile; Reggio Calabria, 4 maggio.