Finalmente primarie. Anche a Siena. Mi sembra proprio il caso di dirlo. L'ho scritto, l'ho detto più volte, ne ho parlato con tante persone che mi circondano e con cui mi interfaccio tutti i giorni. Non voglio dire che i nodi sono finalmente arrivati al pettine. Assumerebbe un tono vendicativo. Non voglio sapere cosa ha spinto il Pd senese, o una parte di esso che sembrava estremamente restìa, a indire le primarie. Sono arrivate punto e basta. Questa è la cosa più importante. Per ora è Bruno Valentini vs Alessandro Mugnaioli. Si può leggere anche come Siena Cambia vs Avanti Siena, vista l'attiva partecipazione dell'ex assessore comunale alla precedente tornata tra Ceccuzzi e D'Onofrio. Magari ci fossero altri, con dietro il Psi Riformisti o Sel, pronti a buttarsi nella mischia. Basta avere idee e essere disposti a confrontarsi su di esse e su temi attuali e concreti per una città che sta vivendo una delle fasi più critiche (se non la più difficile) della sua storia. "Sospensione dì ricreativo, si principia aì cominciare coì curturale" (cit.). Leggasi: che si dia inizio al dibattito, anche perché di tempo se ne è perso un bel po'. Il Pd finalmente si è deciso a usare il suo strumento principe, quello che può permettere al partito di crescere sia come consensi prettamente numerici, sia sul piano della progettualità e della struttura politica. L'ultimo augurio è che il tutto si svincoli da personalismi e dalle ideologie, ormai desuete, che poco si confanno alla nostra quotidineità. Lo abbiamo visto alle elezioni politiche, a Siena a maggior ragione. Guai a chi sfrutta la primarie per prendersi una rivincita rispetto a quanto successo nei mesi e negli anni scorsi. Siena ha bisogno di idee e di un confronto leale, schietto, acceso e onesto. Mi sembra l'unica strada da perseguire, la sola che può permettere al Pd di tornare ad essere il partito di riferimento cittadino. Buone primarie a tutti.