artigianato-intro_1.jpg«Un taglio da dieci milioni di euro al fondo degli aiuti rimborsabili. È l’ultima decisione della Regione Toscana che, dopo aver sospeso il bando degli aiuti rimborsabili per l’artigianato per sette mesi lo riapre riducendone, drasticamente, la dotazione e creando così il presupposto per esaurirne i fondi già dai primi mesi del prossimo anno. Un grande danno per le piccole imprese del nostro territorio». È l’allarme lanciato oggi da Giovan Battista Donati, presidente di Confartigianato Imprese, sezione Toscana.

Giovan Battista Donati
Giovan Battista Donati

La presa di posizione «Gli artigiani e gli imprenditori continuano a resistere e oltre il 32% non ha smesso di investire prosegue Donati –. Purtroppo viviamo una fase dove le banche concedono solo prestiti  ipergarantiti; la Regione prima ha introdotto criteri di accesso alle risorse per la ricerca e sviluppo, tagliando fuori troppe piccole imprese, rassicurate con la promessa delle garanzie e degli aiuti rimborsabili, ma poi ha dirottato queste risorse su microcredito per industria, commercio, turismo, sanità». Interventi senza dubbio importanti che penalizzano fortemente il settore delle Pmi. «La coperta è corta e ci sembra che non sia stata tirata dalla parte giusta – prosegue Donati -. Riteniamo doveroso evidenziare che una buona parte delle misure che la Regione si appresta a presentare come anticipo sulla nuova programmazione dei fondi strutturali è in realtà finanziata con risorse che avrebbero dovuto aiutare gli investimenti dell’artigianato».

Cosa chiede la Confartigianato Gli artigiani della Toscana chiedono credito, diminuzione della pressione fiscale e semplificazione burocratica, ma sono consapevoli che senza nuovi investimenti  la sfida della  nuova fase dell’economia mondiale non si potrà vincere. «Giusto – conclude Donati – aiutare chi guarda al futuro ma  identificare le imprese dinamiche con quelle che nel 2013 hanno fatturato un euro in più   Rispetto al 2009 è non solo discutibile ma concettualmente sbagliato. Il taglio dei 10 milioni di euro è un’altra scelta della Regione che lascia perplessi: non pensiamo sia questa la strada giusta per aiutare le nostre imprese ad uscire dal tunnel in cui tutti ci troviamo».