«Era importantissimo vincere e fare una prestazione del genere anche se abbiamo sofferto in alcune parti del campo. Certe partite si vincono anche così, in sofferenza e noi abbiamo saputo farlo rimanendo uniti. Questi tipi di gare l’anno scorso o due anni fa le pareggiavamo o le perdevamo. Bene così, siamo sulla strada giusta». Non usa giri di parole il centrocampista gigliato Borja Valero al termine del terzo successo in quattro partite di campionato, l’ultimo dei quali conquistato ieri pomeriggio dalla Fiorentina a Modena contro il Carpi che issa i gigliati al terzo posto, cancellando almeno parzialmente le polemiche seguite allo stop casalingo contro il Basilea, in Europa League, di giovedì scorso. Un successo tutt’altro che meritato quello dei viola in terra emiliana visto che sono stati più gli errori sottoporta di Marco Borriello e compagni a caratterizzare la gara che le chance della formazione viola che capitalizza un cross da sinistra nella parte conclusiva del primo tempo a firma Manuel Pasqual, che viene raccolto in area da Babacar e trasformato in un super gol del senegalese, alla seconda rete consecutiva in serie A.
Sofferenza viola Tanti, troppi gli errori commessi dalla squadra guidata da Paulo Sousa che come spesso accaduto in questa prima parte di stagione ha mostrato tutti i propri limiti nell’organizzazione di gioco e nella fluidità di manovra, trovando un super portiere con Tatarusanu, capace di respingere almeno tre occasioni nitide per la formazione di Fabrizio Castori. Non era comunque facile per la Fiorentina ricaricare le energie dopo il k.o. in coppa di quattro giorni fa, eppure è venuta fuori quantomeno la grinta dei gigliati, che sembra essere una delle poche cose positive del primo mese di questa stagione. «Ancora dobbiamo migliorare, Paulo Sousa ci chiede più possesso ma con questa bellissima cattiveria difensiva che non eravamo abituati ad avere, possiamo fare tanta strada – ha aggiunto nel post gara del ‘Braglia’ Borja Valero -. I cori dei tifosi nei miei confronti? sono riconoscenti nei miei confronti, e questo mi rende ancora più felice».
Soddisfazione per la vittoria «Sono molto soddisfatto per questa vittoria – ha evidenziato invece Paulo Sousa dopo Carpi-Fiorentina –. È sempre importante vincere e soprattutto vedere sempre piu’ cose sulle quali lavoriamo nel giorno dopo giorno. Stiamo crescendo in alcuni aspetti e nel secondo tempo abbiamo dimostrato grande volontà». Proprio l’allenatore portoghese gigliato si è messo in mostra a Modena, dalla sua panchina, per una grinta che ad alcuni è apparsa anche forse un po’ eccessiva. «Il litigio con Mario Suarez? Cerco sempre di spingere i nostri giocatori a dare del proprio meglio. Lui è un elemento abituato a giocare in un certo modo, ha bisogno con la sua esperienza di aggiustare il suo modo di mettersi a disposizione per la squadra. Sono contento per Babacar, ha grande capacità finalizzativa, spero che continui così perché ci può aiutare a raggiungere risultati importanti».
Il Carpi protesta Ma da Modena vanno registrare anche le proteste del Carpi che non ha rilasciato dichiarazioni se non dal proprio direttore sportivo Sean Sogliano, quale segno di protesta per un possibile rigore non sanzionato per fallo di mano di Roncaglia in area. «Siamo rammaricati perché la squadra non merita di avere zero punti ma ancor più rammarico viene dal fatto che per la seconda volta, per sfortuna, abbiamo avuto l’ennesimo possibile rigore non dato a favore. – ha evidenziato il dirigente carpigiano – Questo fa parte del calcio ma per una squadra piccola come noi, con tutte le difficoltà che può avere, diventa ancora più difficile affrontare il campionato. Evidentemente abbiamo una nuvoletta di Fantozzi sopra perché tutte le volte che abbiamo un episodio mezzo e mezzo ci va contro. Non vorrei fare polemica ma mi sembra giusto oggi non far parlare i miei ragazzi e l’allenatore dopo una cosa del genere». A commettere il fallo di mano su cui il Carpi ha protestato è stato ieri Federico Bernardeschi. «L’importante è portare a casa i tre punti. – ha concluso ancora da casa gigliata Bernardeschi -. Siamo concreti e compatti, non sarà facile vincere su questo campo. Sicuramente il mister mi vuole impiegare sempre di più e credo è per questo che mi cambi spesso ruolo. Il gioco arriverà, così come gli automatismi. È fondamentale aver rivinto e soprattutto non è semplice farlo per uno a zero, ed invece noi ci siamo riusciti nelle ultime due gare. Arriverà anche il momento in cui tornerò ad essere incisivo sottoporta, l’importante al momento è dare una mano alla squadra e giocare il più possibile. Il mio fallo di mano? È stato un gesto istintivo».