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Foto gonews

Un verme giallo in una pietanza di pesce servito per cena in ospedale. E’ accaduto martedi’ sera all’ospedale di Cisanello a Pisa. Lo spiacevole episodio ha visto protagonista una donna pisana di 67 anni, gravemente malata, ricoverata nel reparto di malattie infettive del nosocomio pisano. La signora non si e’ accorta subito di quello che c’era

nel piatto che le era stato servito, la scoperta l’ha fatta addirittura dopo averne mangiato un po’. Immediato l’allarme agli infermieri presenti in reparto che non hanno potuto far altro che constatare l’accaduto. Dura la reazione dei quattro figli della donna, che in quel momento si trovavano al suo capezzale, che si sono immediatamente rivolti al loro legale. L’avvocato Gabriele Meucci, una volta acquisita tutta la documentazione, ha informato dell’accaduto sia la direzione amministrativa sia quella sanitaria dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana e si riserva nei prossimi giorni di segnalare quanto accaduto alle autorita’ competenti. «E’ un grave disservizio quello che si e’ verificato nel nostro reparto – ha commentato Francesco Menichetti, direttore dell’unita’ operativa di malattie infettive dell’Aoup – non e’ certo una nostra responsabilita’ bensi’ della societa’ che si occupa del servizio di ristorazione, siamo vittime anche noi».

L’Aoup: «Tutta la partita di quel tipo di pesce e’ stata identificata, avviata a ulteriori analisi e non verra’ piu’ utilizzata» «Nella giornata di mercoledì – ricostruisce l’Aoup – e’ stato segnalato, dai familiari di una paziente ricoverata all’ospedale di Cisanello, che nel vitto diurno distribuito quel giorno e’ stata servita, nell’ambito di una dieta speciale, una pietanza a base di pesce, regolarmente conservato in congelatore e regolarmente cotto, che conteneva un piccolo verme. L’episodio e’ stato immediatamente riferito alla responsabile della cucina della ditta Alisea che ha in appalto il servizio di ristorazione ospedaliera, che ha subito ritirato il residuo alimentare riservandosi di procedere alle necessarie verifiche. Contestualmente tutta la partita di quel tipo di pesce conservata nel congelatore e’ stata identificata, avviata a ulteriori analisi e non verra’ piu’ utilizzata. Si precisa che l’Aoup – prosegue la nota – effettua periodicamente dei controlli, sia dal punto di vista della sicurezza alimentare sia dal punto di vista dietetico, sulla conservazione, preparazione e distribuzione degli alimenti che vengono serviti dalla suddetta ditta ai pazienti ricoverati e che vengono somministrati ai dipendenti nelle due mense presenti all’interno degli stabilimenti ospedalieri di Cisanello e di S.Chiara. Inoltre controlli periodici sono effettuati, come e’ prassi in tutte le sedi dove si somministrano alimenti, anche dalla Asl territoriale. Ogni qualvolta si verificano episodi di “non conformita’”, sia qualitativa che quantitativa, rispetto ai requisiti previsti nel capitolato di appalto, segnalati dai reparti o dai dipendenti, scatta il meccanismo di controlloaziendale per le eventuali sanzioni».