Andare in giro per la Toscana regala anche il piacere di scoprire buone pratiche da suggerire e prendere ad esempio.
Cecina, ad esempio, è conosciuta da tutti come una piacevole località balneare, dove coloro che amano stare in spiaggia (non solo d’estate) hanno anche la possibilità, inoltrandosi di pochi chilometri nell’entroterra, di abbinare alla enogastronomia di mare anche quella di collina, oltre a regalarsi panorami mozzafiato non appena la strada comincia a salire verso Riparbella, Montescudaio, Guardistallo o Casale Marittimo.
E’ invece anche una città con un Museo Archeologico di grande interesse, in quella che fu la settecentesca villa Guerrazzi, in località La Cinquantina. Un museo ricco di reperti, allestito in maniera molto leggibile, con reperti che tracciano la storia di tutta la Bassa Val di Cecina, dall’epoca preistorica, a quella etrusca (non c’è niente da fare, quel popolo è sempre il più affascinante!), a quella romana, per arrivare al Medioevo. Davvero un percorso ricco di interesse, che diventa ancora più ammaliante se – come è sempre buona regola – ci si affida al racconto della guida turistica.
Ma non basta. Pochi chilometri ed ecco che Cecina ci offre anche il Parco archeologico di San Vincenzino, con un parco in cui affiorano i resti di una grande villa romana del I secolo avanti Cristo, che la tradizione vuole sia stata quella di Decio Albino Cecina. E qui la sorpresa più grande è la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, perfettamente conservata e visitabile, che è veramente emozionante, perché si scende di pochi metri sottoterra, e si stenta a credere che quella struttura, con i suoi cunicoli che portavano acqua a tutta la villa, sia stata solo un locale di servizio e non uno spazio monumentale.
Due chicche che fanno di Cecina una città archeologica a tutto tondo e che – grazie all’impegno di tre cooperative – sono anche regolarmente aperte tutto l’anno (sabato e domenica fino al 30 novembre, solo domenica pomeriggio a dicembre e gennaio, e poi dal martedì alla domenica in estate), con il loro depliant in tre lingue, un biglietto d’ingresso cumulativo assolutamente corretto di 6 euro ed una tariffa famiglia di 15 euro.
Insomma, davvero una cosa fatta bene, da andare a vedere prima sul sito e poi direttamente di persona.