«Quando tutto questo sarà finito e i responsabili individuati, li voglio guardare negli occhi per dirgli quanto mi dispiace che sia stato un mio compagno di classe a fare tutto questo. Non me l’aspettavo, ma sono anche consapevole di essere una persona migliore di loro dentro. Mi dispiace che non gli abbiano insegnato che l’importante sta proprio dentro di noi e non fuori». E’ quanto afferma, in una lettera inviata a Repubblica, la studentessa senegalese quattordicenne che nei mesi scorsi ha ricevuto messaggi razzisti a scuola. «Non si è mai vista una negra che prende 10 a diritto», era stato l’ultimo messaggio lasciatole nel diario la settimana scorsa (leggi).
La lettera a Repubblica «Ho 14 anni – scrive ancora la ragazza -, vivo a Pisa dal 2008 e non ero mai stata vittima di episodi del genere, né io né la mia famiglia. Il razzismo c’é ed esiste anche in Italia. Purtroppo – osserva stendentessa – ci sono sempre degli stupidi in mezzo al gruppo, e non bisogna condannare tutti, una scuola o
addirittura un’intera città per colpa loro. Però è giusto che queste persone si assumano le loro responsabilità e vengano punite. Devono essere meno vigliacche, se hanno qualcosa contro di me devono venirmelo a dire in faccia».