Paolo Mancarella, ordinario di Informatica, è il nuovo rettore dell’Università di Pisa. È stato eletto al secondo turno di votazioni con 945 preferenze contro le 571 ottenute dallo sfidante, l’ingegnere Giuseppe Iannaccone. Mancarella, che succederà a Massimo Augello, assumerà la carica il primo novembre per il periodo 2016-2022.
Il neoeletto: «Sono contentissimo» Un consenso fortissimo che gli ha consentito quasi di ‘doppiare’ il suo avversario. «Sono molto contento dell’ampio consenso ottenuto sin dal primo turno – ha commentato il nuovo rettore – perché è segno che il nostro ateneo è più unito di quanto alcuni non pensassero. Ci aspetta tanto lavoro per il bene dell’università, ma lo faremo tutti insieme». Nato a Gallarate (Varese), 57 anni fa, Mancarella si è laureato in Scienze dell’informazione all’Università di Pisa nel 1982 e ha conseguito il dottorato di ricerca in Informatica congiunto tra Genova, Pisa e Udine nel 1988. Dopo un periodo all’Imperial College of Science di Londra, è rientrato nell’ateneo pisano prima come ricercatore, poi come professore associato e infine, a partire dal 2004, come professore ordinario, lavorando sempre nel dipartimento di Informatica. Negli ultimi sei anni fino alle dimissioni per candidarsi a rettore ha ricoperto l’incarico di prorettore alla Didattica e nella tornata elettorale è considerato il ‘delfino’ di Augello.
L’in bocca al lupo del sindaco di Pisa «Ho rivolto il mio “in bocca al lupo” al professor Mancarella e gli ho fatto i complimenti per il brillante risultato nelle elezioni – ha dichiarato Marco Filippeschi, sindaco di Pisa -. Sono sicuro che continuerà e crescerà ancora la collaborazione fra il Comune e l’Università. Il futuro della città è in ogni dimensione legato alla cultura, allo sviluppo dell’alta formazione e della ricerca che ci caratterizzano nel mondo. Mi piace sottolineare come per la prima volta uno scienziato informatico prenda la guida dell’Ateneo. E’ anche un segno molto forte di riconoscimento di un nostro primato e di una grande prospettiva, sui quali puntiamo in modo particolare».