«Solvay, la Regione Toscana ha aumentato l'imposta sulle concessioni statali del 300% del canone di concessione mineraria senza che questo incremento abbia portato nelle casse del Comune di Volterra alcuna corrispondenza economica nonostante l’azienda lavori e sfrutti il nostro territorio. Una situazione non più accettabile a dispetto dei ripetuti solleciti alla Regione e chiediamo pertanto che, quanto prima e tramite un accordo tra le parti, sia riconosciuto al Comune di Volterra una somma pari a 2 milioni di euro. All’incirca l’ammontare che Solvay verserebbe annualmente nelle casse della Regione e dello Stato». Così il sindaco di Volterra Marco Buselli interviene sul caso legato alla multinazionale interessata, tra l’altro, da indagini su presunto danno ambientale dettato da scarichi a mare.

«Chiarezza assoluta in una situazione grottesca» «Questo aumento esponenziale rivolto ai titolari di concessioni minerarie e geotermiche – prosegue Buselli – che impatta in modo consistente sul nostro territorio, interessato dalla presenza di Solvay e Atisale, ma di cui non godiamo gli effetti. Ad oggi quindi la situazione riguardo alla compensazione economica, anziché migliorare, appare ancora più grottesca. Vogliamo avere chiarezza assoluta su quanto la Regione percepisce dalle concessioni minerarie in essere sul nostro territorio. In quasi venti anni, sono evaporate, con il diabolico accordo Monopoli Solvay, decine di milioni di euro, a fronte di un depauperamento costante e progressivo delle risorse più preziose del territorio, acqua e sale. Una parola a parte – conclude il primo cittadino di Volterra – merita la questione degli scarichi a mare, emersa con l'affaire Spiagge bianche, che avvalora l'insostenibilità della presenza in questi termini di Solvay sul territorio. Se Solvay è responsabile davanti alla giustizia, ora saltino anche le coperture politiche, se ci sono».