«La manovra di stabilità in Toscana è importante perché innanzitutto è in pareggio. La Toscana si conferma solida nei suoi conti, non abbiamo aumentato le tasse, non abbiamo ridotto gli impegni per quanto riguarda il sociale, per quanto riguarda la cultura, insomma aspetti sensibili». Lo ha detto il governatore della Toscana Enrico Rossi a margine di una pausa dei lavori che ieri sera hanno visto approvare a maggioranza – 23 voti favorevoli, 12 contrari – il Bilancio di previsione 2016.
Solidità toscana «Abbiamo presentato un ottimo piano di investimenti molto più solido rispetto al passato ma finalizzato alla spesa mentre prima il piano degli investimenti era il libro dei sogni quindi tutto si scriveva e poi si stava a vedere quanto si faceva – ha aggiunto Rossi -. Adesso abbiamo detto: spendere 100 milioni ma 100 devono essere assolutamente spesi. Ci concentriamo sull’assetto idrogeologico, ci concentriamo sulla viabilità, su altri interventi di carattere infrastrutturale ma non dimentichiamo le scuole, la spesa sociali. Insomma credo davvero che sia un buon bilancio, il primo di legislatura. Non arretriamo sull’impegno della regione per quanto riguarda complessivamente la nostra spesa, la ordiniamo molto meglio. Noi siamo obbligati adesso a fare quasi direi qualcosa di più dei bilanci delle famiglie, siamo obbligati a trovare il punto di equilibrio anno per anno, l’indebitamento non esiste più. Tanti soldi ci entrano, e tanti ne possiamo spendere e questo è un fatto positivo soprattutto per le future generazioni».
Legge di stabilità in Italia Il governatore della Toscana non si è lasciato sfuggire una sottolineature in chiave politica economica nazionale. «Mi verrebbe a battuta da dire: se questo valesse per il livello nazionale, il debito andrebbe rapidamente in arretramento – ha spiegato Enrico Rossi -. Però non veniamo meno ai nostri impegni per lo sviluppo, continueremo ad utilizzare i fondi comunitari, soprattutto io ho detto ai direttori generali che mi devono firmare il fatto che spenderemo senz’altro quello che abbiamo stanziato. Nelle pubbliche amministrazioni spesso il problema non è soltanto di stanziare i finanziamenti, ma è di spenderli effettivamente. È un ritornello continuo. Spesso l’Italia scopre che le risorse ci sono ma che non sono state spese. Ecco, tutto il nostro bilancio, parte corrente, parte investimenti, è impostato sul fatto che quelle risorse devono essere effettivamente spese e quindi in questo modo si da anche un contributo migliore alla ripresa, alla spesa sana e si dà anche un contributo migliore alle infrastrutturare la Toscana da un punto di vista idrogeolico, da un punto di vista viario, e tanto altro ancora». E a chi ha chiesto approfondimenti a Rossi se ci sarà un aumento di tasse nella manovra di bilancio in approvazione, il governatore della Toscana ha sottolineato. «No, le tasse non ci sono. Abbiamo scelto questa linea. In questo anche il gruppo è stato molto preciso, molto netto. Può darsi che certi evasori saranno chiamati a pagare ma questa è un’operazione di giustizia. Quando vi verranno a dire che sono state aumentate le tasse, magari in alcuni ambiti, forse ci chiariremo che non si tratta di aumenti ma del semplice fatto che c’è stato qualcuno che magari fino all’altro giorno non ha pagato. Ma questo è lotta all’evasione, non aumento delle tasse. La si fa per evitare aumenti di tasse».