Immersi nei suoni e nelle immagini. Torna a Siena la ‘Divina Bellezza’ che – dal 4 luglio al 30 settembre -, ogni sera, farà animare il triplice imponente schermo architettonico del Duomo e del facciatone con un nuovo spettacolo culturale ed immersivo di videomapping in 3D. «Un viaggio nella storia, un percorso attraverso l’alto senso civico che ha reso la città una delle più rappresentative d’Europa», spiega la nota di presentazione spettacolo promosso dall’Opera della Metropolitana di Siena e dal Comune di Siena, prodotto da Civita-Opera e realizzato da Unità C1 in collaborazione con Moviement Hd.
Divina Bellezza a Siena «Il pubblico, seduto in platea e dotato di un dispositivo audio 3D in cuffia multilingua, sarà testimone della Divina Bellezza grazie ai 400mila ansi lumen di potenza e una risoluzione di 7.000 pixel di alta tecnologia – prosegue il comunicato -. Protagonisti dello spettacolo sono i senesi che hanno contribuito alla realizzazione di un paradigma che si fonda sul buon governo e i valori dell’etica». L’iniziativa sarà particolarmente d’impatto che attraverso allegorie e metafore, farà rivivere in video pezzi importanti della Siena che fu nel tempo del suo massimo splendore medievale. «Una corda-strumento e una corda-ideale uniscono i cittadini invitandoli alla Con-cordia, all’unione dei cuori. Dalla Concordia politica scaturiscono gli effetti benefici sul governo della città che si riflettono sulle grandi opere. La corda lega metaforicamente la Cattedrale, simbolo del sentimento devozionale, al fulcro del Palazzo Pubblico, la sala dei Nove dipinta da Ambrogio Lorenzetti con le sue allegorie, “political ideas”. Il Buono e il Cattivo Governo, la Pace e la Guerra, la Concordia con la pialla che livella i cittadini e la Discordia con l’attributo della sega che li divide», viene spiegato.
Un nuovo Rinascimento senese Obiettivo di Divina Bellezza è anche quello di ispirare un nuovo ‘Rinascimento senese’. «Il sogno parte dal Medioevo, ma si estende ai nostri giorni – spiega ancora Opera -: la speranza è quella di una rinascita attraverso Sapienza che ispira Giustizia e conduce alla Concordia, fil rouge dello spettacolo. L’operosità dei cittadini in questo “welfare state” si manifesta nelle botteghe artigiane di ieri e di oggi. Un mosaico di mestieri, dal fornaio al pizzicagnolo, dal calzolaio all’orafo, dal ceramista al maestro vetraio, dal pittore allo scultore, dallo speziale al fabbro fino all’intagliatore, dalla tradizione all’innovazione. Mani, gesti, i manufatti prendono forma. Le danzatrici degli Effetti del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti si trasformano in moderne ballerine. I personaggi del passato continuano a parlare nel presente. La musica e la voce “senese” accompagnano le immagini del tempo che scorre scandito da orologi e campane in un abbraccio al pubblico seduto in platea all’interno Duomo Nuovo».