Il Fondo Atlante ha concluso la due diligence sulle sofferenze di Mps in cartolarizzazione e conferma il proprio investimento di 1,6 miliardi di euro nella tranche ‘mezzanine’ alle condizioni «concordate con Mps» lo scorso 29 luglio. È quanto si legge in una nota diffusa da Quaestio Sgr, che rimanda al protocollo d’intesa siglato con Siena a luglio.
La due diligence Quaestio aveva sottoscritto con Mps per conto del Fondo Atlante un protocollo d’intesa che definiva le fasi e le condizioni per l’investimento del Fondo stesso, previsto contestualmente alla conclusione dell’aumento di capitale, per un ammontare massimo di 1,6 miliardi di euro, tramite la sottoscrizione delle «mezzanine notes». In base agli accordi al Fondo Atlante verranno assegnati warrants, con sottostante azioni di nuova emissione di Mps pari al 7% del capitale «fully diluted» dopo il completamento dell’aumento di capitale da 5 miliardi, ad un prezzo di esercizio pari alla somma del prezzo delle azioni di nuova emissione e la media ponderata ai volumi del prezzo del diritto di opzione. I diritti saranno esercitabili in qualsiasi momento entro 5 anni dall’emissione e non saranno cedibili o assoggettabili a operazioni di copertura sintetica.