Erano un centinaio questa mattina in piazza Duomo a Firenze davanti alla Regione, per protestare «sulla situazione di incertezza della sanità privata toscana». L’iniziativa, che prevede anche uno sciopero per l’intero turno di lavoro nelle strutture private, è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
Il nodo principale è il rinnovo del contratto, scaduto da 12 anni: un problema che riguarda 4mila lavoratori in Toscana. Per questo i presenti hanno più volte gridato la parola ‘contratto’, ottenendo un incontro con alcuni rappresentanti della Regione. «Siamo qui, al palazzo del governo regionale, per chiedere un intervento e un interessamento della politica sia toscana che nazionale – ha detto Bruno Pacini, segretario generale funzione pubblica Cgil Toscana -. Chiediamo alla politica di agire».«La situazione – ha spiegato Marco Bucci, segretario generale della Cisl funzione pubblica toscana – non è più accettabile, oltre che violare i diritti dei lavoratori mette a rischio anche la tenuta del sistema. Un contratto nazionale fermo da 12 anni è una situazione del tutto inaccettabile. Noi chiediamo a parità di prestazioni e a parità di servizi tra pubblico e privati, pari dignità tra i lavoratori». «Da 12 anni i lavoratori aspettano questo rinnovo del contratto, il servizio non è peggiorato grazie alla professionalità dei dipendenti – ha commentato Fabrizio Grassi, responsabile sanità regionale Uil Fpl -. La sanità privata, soprattutto in Toscana, è una realtà importante per i cittadini».