Aumento dell’accisa per aiutare i terremotati? No sulla benzina, sì sui furbi che non pagano le tasse. Dopo la proposta di ieri di chiedere l’esenzione per la Toscana (leggi), il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi torna alla carica con una nuova proposta.

La proposta «Per trovare le risorse necessarie per l'emergenza terremoto – si chiede Rossi sul suo blog -, non c'era proprio un altro verso che ricorrere all'aumento dell'accisa sulla benzina? La mia proposta e' quella di cancellarla. L'accisa sulla benzina colpisce tutti in modo indifferenziato e quindi anche i più deboli e gli onesti. Sarebbe più giusto prevedere un'accisa sui furbi. Penso ai circa 100 miliardi di capitali scudati portati illegalmente all'estero e fatti rientrare, ripuliti, pagando solo il 5%, mentre in Francia e in Germania hanno pagato oltre il 20%. Perché non riprendere in considerazione la possibilità di aumentare di qualche punto l''accisa sui capitali esportati' per finanziare il fondo per la Protezione civile?. 'Se poi – aggiunge il presidente della Toscana – non si volesse prendere questa strada e il governo decidesse di mantenere l'accisa sulla benzina, allora e' giusto che la Toscana e le altre Regioni, costrette a farvi ricorso, vengano tutelate. Non si possono usare due pesi e due misure rispetto alle 'disgrazie'. Il governo Berlusconi infatti aveva costretto le Regioni colpite da catastrofi naturali ad aumentare l'accisa per finanziare gli interventi di emergenza della Protezione civile e per la ricostruzione. Per recuperare i 50 milioni necessari per la Lungiana e l'Elba noi abbiamo dovuto applicare la 'tassa sulle disgrazie', aumentando per tutto il 2012 la benzina di 5 centesimi. Un'assurdità contro cui abbiamo fatto ricorso alla Corte Costituzionale, che ci ha dato ragione (leggi)».