Una bambina greca di 5 mesi, con un’infezione intestinale rara e gravissima, l’enterocolite necrotizzante, tipica dei neonati prematuri come lei, è stata salvata al Meyer di Firenze grazie a un complesso intervento di ricostruzione intestinale. L’operazione è stata condotta da Antonino Morabito, tra i massimi esperti europei di chirurgia addominale rientrato in Italia dopo oltre 20 anni al Royal Manchester Children’s Hospital.
L’operazione consentirà alla piccola, arrivata nell’ospedale pediatrico toscano dalla terapia intensiva dell’ospedale di Atene, «di alimentarsi senza dover ricorrere alla nutrizione parenterale», spiega lo stesso ospedale fiorentino. Morabito ha utilizzato, precisa il Meyer, «una tecnica operatoria combinata: prima ha allungato l’intestino della piccola migliorandone il calibro e quindi la funzionalità, poi ha usato un’ansa intestinale per ridurre il transito intestinale e rallentare il percorso del cibo che la bambina, a causa della condizione, non riusciva assolutamente ad assimilare. Quest’ansa ha invertito il “senso di marcia” della peristalsi su 10 centimetri di intestino, favorendo l’assorbimento intestinale». La bambina aveva già subito due interventi chirurgici ad Atene che però erano serviti solo per rimuovere le parti di intestino oramai necrotizzate a causa dell’infezione e a contenere il danno. Appena stabilizzata è stata portata nella terapia intensiva del Meyer. Per la piccola paziente greca Morabito ha utilizzato la ”Spiral Intestinal Lengthening and Tailoring” (Silt), tecnica di alta specializzazione in ambito ricostruttivo intestinale che permette di trattare i bambini con sindrome dell”intestino corto, una rara patologia intestinale che ha una incidenza riportata di 24.5 per 100.000 neonati nati vivi e una prevalenza del 3-4 per milione di pazienti.
Meyer centro di riferimento europeo In Toscana è stata inserita nel registro regionale delle malattie rare proprio con l’avvio dell’attività del centro del Meyer diretto da Morabito, che ha preso servizio all’ospedale fiorentino il 2 maggio 2018. In 12 mesi di attività il Centro di ricostruzione e riabilitazione autologa intestinale diretto da Morabito tra gli altri pazienti ha preso in carico 18 bambini affetti da sindrome dell’intestino corto. Di loro, 6 sono arrivati da fuori Italia: 2 dalla Grecia, 1 dal Regno Unito, 3 dal Brasile. Otto invece sono arrivati da altre regioni d’Italia. L’età media di questi piccoli pazienti è di 45 mesi e 15 di loro sono stati sottoposti a chirurgia ricostruttiva intestinale con tecniche che hanno fatto del Meyer il centro di riferimento europeo per questa specialità.