Il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli ha ricevuto un invito a comparire per il 18 febbraio negli uffici della procura della Repubblica riguardo all’indagine sulle assunzioni di personale al municipio di cui lui stesso parlò pubblicamente il 20 gennaio scorso. Secondo quanto appreso, gli episodi contestati al sindaco sarebbero 10 (e non 14) e avrebbero, in parte, qualificazioni di reato diverse da quelle ricavate in un momento precedente: non sono infatti contestate ne’ ipotesi di corruzione, né di falso ideologico, a differenza di quanto pareva emergere in precedenza.
L’indagine sul sindaco e la Giunta di Pistoia Tra gli episodi contestati a Bertinelli, un paio concernerebbero la nomina a tempo determinato di due dirigenti del Comune. Un terzo episodio si riferirebbe alla transazione di un contenzioso relativa a una sanzione disciplinare di un dirigente comunale. In generale, l’inchiesta della procura di Pistoia vede indagati anche il vicesindaco Daniela Belliti, e gli assessori Mario Tuci e Tina Nuti, così come aveva rivelato lo stesso Bertinelli in una conferenza stampa. Per gli assessori e per il sindaco – aveva riferito Bertinelli – le ipotesi sarebbero di «concorso in abuso d’ufficio, falso ideologico e concussione. In tutto – ha detto ancora Bertinelli -, quelli che mi verrebbero contestati, sarebbero 14 episodi che sono sostanzialmente, immagino, tutti quelli che riguardano la selezione del personale dirigente». Gli indagati sono complessivamente 16: oltre al sindaco e ai suoi cinque assessori ci sono anche funzionari e dirigenti pubblici. L’inchiesta sarebbe partita da una denuncia presentata da alcuni dipendenti dell’amministrazione comunale pistoiese.