I tagli dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni ci sono stati ed hanno inciso fortemente penalizzandoli. E le fusioni imposte per legge non possono rappresentare la soluzione a tutti i mali. Lo hanno ribadito con convinzione anche nella puntata di ieri di Ballarò i primi cittadini di diversi Comuni toscani e italiani arrivati a Castiglione d’Orcia (Si) per sostenere la marcia del Sindaco di Monzuno (Bo) Marco Mastacchi che per protesta è partito dal suo paese per andare a Roma ad incontrare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
«Dopo un’assemblea pubblica con i miei cittadini dal titolo “Punto di non ritorno” – ha spiegato Mastacchi al microfono dell’inviata di Ballarò Eva Giovannini in diretta dalla sala consiliare del Comune di Castiglione d’Orcia – oltre a comunicare i vari tagli che sono stato costretto a fare, abbiamo deciso anche di fare uno spegnimento programmato totale di tutta l’illuminazione pubblica per due settimane».
Soldi, soldi, soldi Tagli che il Sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti ha messo nero su bianco su un cartello mostrandolo ai telespettatori. «Nel 2007 lo Stato trasferiva al Comune 941mila euro, nel 2010 711mila oggi 133mila euro. Questo – ha detto un battagliero Galletti – mi raccontano anche i miei amici sindaci. Tagli drastici che inevitabilmente si sono ripercossi in maniera molto negativa nei servizi ai nostri cittadini e nel governo del territorio». E i Sindaci, in un giro veloce di microfono, hanno voluto sottolineare uno ad uno cosa sono stati o saranno costretti a tagliare. Dalle manutenzioni alle strade alla sostituzione degli infissi nelle scuole, dagli eventi culturali ai progetti di risparmio energetico passando dalla valorizzazione e manutenzione del patrimonio pubblico.
Sindaci da tutta Italia E ad arrivare in Val d’Orcia sono stati davvero in tanti, oltre le appartenenze politiche ma uniti dall’«unico vero problema, quello di dare risposte ai loro cittadini». Sono così arrivati il vice sindaco di Lizzano in Belvedere (Bo) Gianalberto Cavazza, il Sindaco di Montieri (Gr) Nicola Verruzzi, Pienza (Si) Fabrizio Fè, Radicofani (Si) Francesco Fabbrizzi, Chiusdino (Si) Luciana Bartaletti, Cetona (Si) Eva Barbanera, Trequanda (Si) vice sindaco Giorgio Nardi, San Casciano dei Bagni (Si) Paolo Morelli, Poppi (Ar) Carlo Toni, Chiusi della Verna (Ar) Giampaolo Tellini e Volterra (Pi) Marco Buselli. «Siamo riusciti a mantenere i servizi – ha detto ancora Galletti – grazie all’aumento delle imposte nei confronti dei nostri cittadini residenti» ricordando poi come lo stesso «prof Squitieri, presidente della Corte dei Conti ha recentemente detto al presidente del Consiglio che i tagli sono stati inutile ed inefficaci, non hanno contribuito a diminuire il debito pubblico ma hanno pesato facendo soffrire i cittadini e i territori». Infine la stoccata. «Non si pensi – ha concluso Galletti – che la soluzione sia obbligare i piccoli Comuni a chiudere fondendosi, si porrebbe un problema che sarebbe un’aggravante e non la soluzione».
Orgoglio Comune La battaglia dei Sindaci continuerà nel fine settimana a Volterra dove, proprio per sabato 12 marzo, è in programma la giornata dell’Orgoglio Comune. Primi e comuni cittadini sono attesi da tutta Italia per dire no alle fusioni imposte per legge e i tagli ai servizi.