«La banca riceve fondi per il sostegno agli istituti bancari e allo stesso tempo richiede la riduzione delle buste paga dei lavoratori. E’ un ricatto inaccettabile». Lo sostiene il sindacato Uilca Toscana, in una nota, rispetto alla Bcc Valdinievole. «Nelle Bcc toscane – si legge – saltano fuori sofferenze per milioni di euro e si corre ai ripari attraverso decine di operazioni di fusione, realizzate a spron battente per assicurare la continuità dell’operatività bancaria. Questo mette al sicuro i depositi dei risparmiatori ma non i livelli occupazionali dei lavoratori, vere vittime del processo di ristrutturazione del settore bancario. Infatti – prosegue il testo – i crediti inesigibili che appesantiscono i bilanci delle banche sono causati dagli affidamenti di grande importo, concessi soltanto dai consigli di amministrazione e non certo dalle filiali che hanno ormai autonomie limitate».
«Mettere in sicurezza le banche ma non a spese dei lavoratori» «Alla Bcc Valdinievole ed alla Bcc di San Pietro in Vincio, attive nella provincia pistoiese e destinate a fondersi a breve, arrivano soldi dal Fondo Temporaneo Bcc a sostegno delle banche, e come condizione necessaria al salvataggio viene richiesta una riduzione delle buste paga degli impiegati: la Uilca Toscana non ci sta e si è opposta non firmando l’accordo e denunciando il ricatto messo in atto dalle aziende». Per il sindacato «è importante mettere in sicurezza le due banche ma questo non può avvenire a spese dei lavoratori, chiediamo invece che vengano diminuite le retribuzioni dei dirigenti e degli amministratori, unici responsabili delle scelte compiute».