Mentre la Mens Sana rilancia le proprie ambizioni nel campionato, anche a fronte delle problematiche societarie, Pistoia deve arrendersi all’ultimo minuto a Pesaro dopo un finale beffa.
Qui Pistoia La Giorgio Tesi perde un’ottima occasione per agganciarsi definitivamente al treno per l’ottavo posto. Eppure la gara era cominciata bene, con i ragazzi di Moretti capaci di portarsi sul +6 alla prima pausa, anche se in seguito risucchiati in una lotta punto a punto. Dopo l’intervallo Pesaro ha cominciato a innervosirsi e a sbagliare molto, Pistoia ne ha approfittato per tentare di nuovo l’allungo riuscendo a costruire un vantaggio in doppia cifra all’inizio dell’ultima frazione. Sull’antisportivo fischiato a Johnson sembrava che la partita avesse definitivamente preso la strada della Toscana, ma non è stato così. Pesaro è infatti riuscita a entrare negli ultimi tre minuti con sole otto lunghezze di svantaggio, dando il via a una partita completamente diversa: Musso e Turner combinano per il -2 mentre la Giorgio Tesi non riesce più a trovare la via del canestro, il pareggio da molto tempo nell’aria viene firmato da Johnson. Inizia la lotteria dei tiri liberi e la Giorgio Tesi riesce a riportarsi sopra di un punto, ma nella successiva rimessa Turner trova il canestro della vittoria che fa esplodere tutta l’Adriatic Arena e certifica la beffa pistoiese, che paga tre minuti in cui ha concesso un parziale di 15-2 agli avversari prima di riuscire nuovamente a segnare. Una brutta sconfitta che interrompe un processo di crescita che sembrava costante da qualche settimana a questa parte.
Qui Siena Il sabato sera è tempo di divertimenti anche per la Mens Sana, che sconfigge Cantù e agguanta allo stesso tempo il terzo posto in classifica dopo una partita tesa ma anche molto bella. E’ un ruolino di marcia immacolato quello della Mps dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia, quattro vittorie consecutive che hanno permesso alla truppa guidata da Crespi di puntare alle zone alte della classifica. Eppure la partita con la Vitasnella era cominciata con i peggiori auspici, la squadra di Sacripanti era riuscita a trovare facilmente la via del canestro, scardinando senza troppe difficoltà la difesa biancoverde. Difesa che però è salita velocemente di intensità, alimentando una rimonta guidata da capitan Ress. E’ poi Janning a prendersi sulle spalle la squadra, trascinandola nel secondo quarto in doppia cifra di vantaggio, prima però di subire la rimonta canturina. Dopo l’intervallo la partita si dipana punto a punto, nel terzo quarto la Mens Sana non riesce a segnare per sei minuti consecutivi, ma anche Cantù s’infrange ripetutamente sul muro che Benjamin Ortner ha alzato davanti al proprio canestro. Il lungo austriaco giganteggia in difesa, mentre nell’altra metà campo ci pensa Janning a insaccare i canestri che valgono l’allungo decisivo che ribalta anche la differenza canestri dell’andata.
Verso il derby Domenica prossima sarà tempo di derby, in un PalaCarrara che si prospetta infuocato anche per la presenza dei molti tifosi senesi che arriveranno. Una bella sfida tra due formazioni in grado di farsi male a vicenda, all’andata fu un dominio biancoverde, ma ne è passata molta di acqua sotto i ponti e domenica la Giorgio Tesi avrà tanta voglia di rifarsi.