Perdita del lavoro, incertezze economiche e politiche, relazioni sempre più superficiali, istituzioni senza più un ruolo guida. I senesi negli ultimi mesi stanno perdendo sempre più i loro punti di riferimento con la conseguenza che al Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda universitaria ospedaliera e Usl si registra un aumento vertiginoso dei casi, per numero e gravità, di ansia e depressione: quasi il 40% in più come spiega Andrea Fagiolini, direttore del dipartimento di Salute mentale, dell'Azienda universitaria ospedaliera e Asl.
La crisi e il crollo delle storiche istituzioniSiena e i suoi abitanti risentono del clima di incertezza nazionale politica e economica a cui si aggiunge, pericolosamente, il periodo drammatico che stanno vivendo le istituzioni storiche. «La gravità delle depressioni è aumentata moltissimo. Se mettiamo insieme crescita di intensità e di numeri arriviamo sicuramente ad un 40% in più di casi o più gravi o che non sarebbero mai arrivati a noi se non ci fosse stata la crisi».
Ansia e depressione non conoscono sesso e etàAumento dei casi di ansia e depressione che non fa distinzione. A esserne colpiti sono uomini e donne, anziani e giovani, senesi e immigrati giunti sul territorio negli anni in cui lavoro e benessere non erano semplici chimere.«Gli effetti – spiega Fagiolini – si fanno sentire sia sugli uomini che sulle donne. Vediamo, poi, molte persone giovani distrutte dall'impossibilita' di trovare un lavoro. Molti ragazzi e ragazze sviluppano episodi di depressione e ansia anche gravi per l'assenza di una prospettiva. Persone di mezza età che si sentono già finite, anziani per i quali si amplifica la sensazione di inutilità» conclude Fagiolini.
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