«Siena si è surriscaldata». Esordisce così il Pm Nicola Marini – titolare dell’inchiesta sull’omicidio di Molina Camargo Lucelli, la trentaduenne colombiana uccisa nel suo appartamento di Via Vallerozzi – presentando i risultati delle indagini che hanno condotto all’individuazione dell’assassino, Renan William Vilanova Correa, brasiliano di 19 anni proveniente dal grossetano e solo dal 23 gennaio residente a Siena (video).
Body of evidence Schiaccianti le prove a suo carico: non tanto i contatti con la vittima bensì con un’amica della colombiana e soprattutto i segni di colluttazione sul suo corpo, l’impronta del mignolo della sua mano rinvenuta in un utensile da cucina trovato nell’appartamento di Molina e usato per scassinare una valigia dove la donna custodiva soldi e documenti, oltre a tracce del dna del brasiliano rinvenute sotto le unghie della vittima. Ulteriore elemento che ha provato come la colombiana abbia cercato di resistere al suo aggressore prima di essere trucidata nella sua abitazione: non c’è un’arma del delitto vera e propria, la donna è spirata dopo che la sua testa è stata più volte sbattuta violentemente contro il muro di casa sua (leggi).
«Stra-sicuri della colpevolezza del brasiliano» Gli inquirenti cercano adesso solo il movente «Il caso è risolto ma non chiuso – ha proseguito Marini -. Il lavoro delle indagini prosegue per cercare di capire il movente. Il giovane brasiliano è un incensurato e anche durante l’interrogatorio fiume cui è stato sottoposto, si è chiuso in un silenzio di tomba o ha negato l’evidenza delle prove scientifiche a suo carico. Dobbiamo capire cosa lo abbia spinto a tanta ferocia».
Le indagini «Fondamentale il lavoro del Ris di Roma – ha aggiunto il comandante provinciale dei Carabinieri di Siena Pasquale Aglieco -. Le prove scientifiche sono andate a combaciare perfettamente con il grande lavoro di indagine svolto da tutto gli uomini dell’Arma che hanno operato alacremente al caso, giorno e notte». Per un delitto – aggiungiamo – che aveva scosso e non poco gli animi della città di Siena che, dopo tutto quello che è accaduto al Monte dei Pachi, si è trovata ad interfacciarsi anche con problemi legati alla sicurezza (video).
«Senesi, siate sereni» La pronta risposta di Autorità giudiziaria e Forze dell’Ordine vuole proprio essere una rassicurazione in tal senso. «Il periodo è impegnativo e noi , Procura e Forze dell’Ordine, rispondiamo con altrettanto impegno – ha voluto sottolineare il Pm Nicola Marini -. Un delitto come questo mette paura e la risposta è la massima attenzione che mettiamo nel nostro operato che continua ad essere fermo, deciso e convincente. Ci sono, in questo momento, tante incidenze negative ma questo non ci ha mai scoraggiato. Noi andiamo avanti, i senesi siano più sereni».