La mostra in programma alle Papesse
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SIENA – Renaissance di Palazzo delle Papesse, dopo l’acquisizione di Opera Laboratori, atto secondo con ‘Hugo Pratt. Geografie immaginarie’.

Evento nell’evento; anticipando il centenario dalla nascita e a trent’anni dalla morte del papà di Corto Maltese (Rimini 1927, Losanna 1995), Opera Laboratori a Siena celebra uno dei più grandi disegnatori con la più importante mostra monografica, curata da Patrizia ZanottiPatrick Amsellem, società Cong che gestisce il patrimonio artistico di Pratt; allestimento architetto Giovanni Mezzedimi.

Più che un’esposizione, uno spettacolo nel tempo che racconta l’universo e il percorso evolutivo dell’artista: trecento opere originali, materiali inediti, schizzi, bozzetti, disegni, acquerelli, documenti personali, sculture; grandi riproduzioni; scenografie digitali e immersive alle pareti, filmati in due sale immersive. All’ingresso di Palazzo delle Papesse l’imponente statua raffigura Corto Maltese, nata dalle officine di Opera Laboratori, replica di quella in bronzo, due metri e mezzo e oltre 250 chili, di Livio Benedetti, nella piazza Hugo Pratt a Grandvaux.

«Abbiamo cercato di illustrare il genio di Pratt esponendo non solo i fumetti e i suoi straordinari acquarelli – spiegano i curatori -; abbiamo provato a raccontare origini e percorso di uno dei più grandi disegnatori, tra i primi a trasformare il fumetto in mezzo espressivo con valore artistico e letterario».

«È la prima iniziativa – spiega Giuseppe Costa, Ceo Opera Laboratori -, dopo l’accordo con Cong, di un percorso quadriennale. ‘Geografie immaginarie’ interpreta l’universo di Hugo Pratt, è una parafrasi del lavoro di Opera Laboratori. Auguriamo ai visitatori del nostro palazzo un viaggio eccezionale».

«La mostra presenta – aggiunge Stefano Di Bello Opera Laboratori -più filoni partendo dall’infanzia di Pratt. La sua sete di conoscenza lo ha portato a raccogliere 17.000 libri, che hanno contribuito al suo stile. «Le creazioni del Maestro veneziano rimangono vive, riscoperte e interpretate», aggiungono i curatori. Si comprende la sua passione per il cinema fin da giovanissimo, quando la nonna lo portava a vedere film, come Gli ammutinati del Bounty o Il risveglio delle Strega rossa, dai quali nasce il suo fascino per il mondo marinaro, sfondo al suo più iconico personaggio Corto Maltese. Ed ancora, l’ispirazione letteraria da l’Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson; senza dimenticare l’universo poetico. Fino a L’Odissea, per Pratt il romanzo d’avventura per eccellenza.

Le donne sono coinvolte in ruoli straordinari e hanno in comune con Corto Maltese libertà e rispetto. Fra i molteplici interessi di Pratt, il movimento della Pop Art.

«La mostra – concludono gli autori – omaggia un grande artista del Novecento: con le sue storie ci ha guidati in un viaggio, quasi un sogno nei mondi dei suoi molteplici interessi, risvegliando il senso dell’avventura».

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