E’ stato appena presentato il secondo rapporto sull’economia toscana realizzato dall’IRES, l’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali della CGIL: i dati evidenziano una preoccupante crescita di licenziamenti, cassa integrazione e precariato. Siena è purtroppo in linea con questa tendenza, registrando nel 2010 anche un record negativo tra le provincie del centro-nord, quello della più alta percentuale di contratti a termine, il 91,8% delle nuove assunzioni effettuate nel senese sono state realizzate attraverso contratti precari (fonte: il Sole 24 ore).


Dati – “I dati sull’occupazione diffusi dalla CGIL Toscana – commenta Claudio Guggiari, Segretario Generale della CGIL di Siena – confermano purtroppo che alla minima crescita produttiva degli ultimi mesi corrisponde una crescita della disoccupazione ed una decrescita del tasso di occupazione, con maggiori difficoltà per le donne ed i giovani, insieme ad un nuovo aumento del ricorso alla cassa integrazione. E sul piano locale i dati del bilancio del Microcredito segnano anche inequivocabilmente una crescita delle situazioni a rischio economico nelle famiglie, soprattutto quelle monoreddito, ed in funzione dell’accesso a beni di prima necessità come l’abitazione. Certo – prosegue Guggiari – a Siena le condizioni sono comunque migliori rispetto al resto della Toscana. Credo che sia merito della collettività senese e delle sensibilità istituzionali che sono state espresse se con le risorse aggiuntive a disposizione siamo riusciti a scongiurare danni maggiori sul piano occupazionale e sociale. E penso che nonostante le incognite che stanno gravando sulla nostra comunità in ordine a queste risorse non dovremo distogliere l’attenzione da queste necessità che, se possibile, andranno valutate ed arginate considerandole come priorità”.


Sviluppo – “L’attenzione alle capacità di sviluppo di questo territorio ed al lavoro come risorsa primaria – aggiunge il Segretario – deve essere un punto di riferimento privilegiato. Per questo in primo luogo occorrerebbe che alcune decisioni aziendali che in queste settimane troveranno il loro epilogo recepiscano appieno il valore ed il contenuto dell’art. 41 della nostra Carta Costituzionale. Un territorio – conclude Guggiari – non può essere uno spazio di predazione, quelle che possono sembrare prerogative aziendali dovrebbero in realtà dare spazio a sacrosante esigenze di equità. Lo chiede ad esempio il sindacato dei chimici alla Novartis, rendendosi disponibile a fare passi in avanti per garantire migliori condizioni di vita ai lavoratori. E’ necessario nella vicenda Sapori: non possiamo accettare che un colosso come Colussi abbandoni la nostra provincia consegnandoci disoccupazione e magari la fine di produzioni che ci hanno dato lustro nel mondo; non ci possono essere mediazioni su questo e non posso che chiedere di provare a consegnare un futuro meno incerto ai lavoratori riaprendo una trattativa”.


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