Le organizzazioni sindacali Cgl, Cisl e Uil criticano le scelte, rese note ieri, fatte dal commissario prefettizio di Siena Enrico Laudanna per conseguire il pareggio di bilancio del Comune (leggi).
Redditi bassi in ginocchio In particolare, l'aumento dell'Imu, soprattutto per la prima casa, sommato alla determinazione sull'Irpef che «abbiamo con responsabilità e difficoltà a suo tempo concordato – si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil -, rischia di determinare condizioni critiche per i redditi medio-bassi, cioè per tanti pensionati e lavoratori. Se da una parte non possiamo che apprezzare il lavoro teso a salvaguardare servizi e posti di lavoro, dall'altra l'assenza di qualsiasi confronto ha impedito di verificare altre possibili strade che, per raggiungere gli obiettivi indicati, incidessero diversamente sulle condizioni economiche di tante persone. In questo contesto ogni nuova eventuale entrata, a partire dagli effetti di un progetto per il recupero dell’evasione fiscale – dovrà essere destinata ad attenuare gli effetti dell’addizionale IRPEF sui redditi più bassi e dell’IMU, rimodulandola in funzione delle caratteristiche degli immobili. E’ auspicabile – concludono i sindacati – che possa instaurarsi un metodo di confronto che, senza mettere in discussione le prerogative del Commissario, possa tuttavia farci apprezzare il lavoro che dovrà essere profuso per la salvaguardia delle persone più esposte alla grave crisi in atto».