Da Siena a Firenze nord e viceversa in “sole” due ore ma con una sola tratta al giorno e a degli orari non compatibili con quelli lavorativi. I pendolari non ci stanno e scrivono a Siena Mobilità senza però ricevere alcuna risposta. Dal 28 marzo, giorno della comunicazione da parte dell’azienda dei trasporti dell’accorpamento delle linee 131 e 150 con conseguente cambio di orario (leggi), sono state circa una ventina le mail di protesta inviate a Siena Mobilità dai pendolari che dal 2 aprile dovranno fare i conti con il taglio del servizio. E’ questa la prassi consigliata anche sul sito istituzionale www.sienamobilita.it per eventuali segnalazioni e/o reclami. Il fatto è che nessuna di queste mail, anche quelle che chiedevano semplicemente delucidazioni, ha mai ricevuto fino ad oggi risposta tanto che gli utenti che si spostano ogni giorno per lavoro da Siena a Firenze hanno cominciato ad inviare le stesse mail anche agli assessori ai trasporti comunali, provinciali e regionali. Stesso silenzio anche dalle istituzioni tanto che i pendolari si stanno mobilitando per una raccolta di firme.
La motivazione addotta dall’azienda L’accorpamento delle corse e il conseguente cambio di orario è giustificato dall’azienda per venire incontro ai dipendenti Consumit di Calenzano. Un numero non superiore ai 10 utenti degli oltre 50 pendolari che ogni giorno si spostano fino a Firenze Nord per lavorare alle aziende Nuovo Pignone, alla Telecom, alla filiale Mps, al centro Elettronico di Banca Toscana, al tribunale senza dimenticare gli studenti universitari e tutti coloro che vogliono recarsi all’aeroporto di Peretola. Il disagio maggiore è creato poi dalla programmazione della corsa di ritorno prevista con partenza alle 16.40, quando cioè molti dipendenti di azienda si trovano ancora sul posto di lavoro. Rimane questa l’ultima e unica corsa per il ritorno a Siena.
La testimonianza «Già due anni fa – spiega il pendolare S.B. – chiedemmo una corsa in più senza però alcun esito positivo. E quanto appreso due giorni fa solo leggendo una nota stampa rasenta il paradossale dal momento che la nuova riorganizzazione non è utile neanche ai dipendenti Consumit che dovrebbero entrare al lavoro alle 8.15 e invece arrivano pochi minuti prima delle 9. Quello che ci colpisce è il silenzio che abbiamo riscontrato dall’azienda di trasporto nei confronti delle nostre lamentele e il mancato impegno delle istituzioni quando invece proclamano di favorire il trasporto pubblico integrato. Non solo, abbiamo anche cercato di fornire una soluzione al problema studiando noi stessi possibili alternative e coincidenze tra linee urbane ed extraurbane (leggi). Niente, nessuna risposta neanche in questo caso e la raccolta firme che abbiamo avviato è già la quarta in poco più di due anni»
Il paradosso Nel dicembre del 2009 infatti erano state effettuate altre 3 raccolte firme. Una relativa allo spostamento della fermata nella linea 131 Siena – Firenze Nova con esito positivo (leggi). Un’altra con la richiesta dell’aggiunta di una nuova fermata sulla tratta Siena-Firenze senza mai ricevere risposta (leggi). La terza per richiedere una nuova corsa aggiuntiva da Firenze a Siena via autostrada e fermata a Poggibonsi Salceto (leggi). La risposta a quest’ultima raccolta firme è stato un sondaggio effettuato dall’azienda a maggio 2010 con interviste all’interno dell’autobus che allora contava 29 passeggeri senza magari pensare che chi volesse realmente una nuova corsa era proprio chi, in quel momento, non era riuscito a prendere l’autobus per motivi di lavoro.
Le mail di protesta Riportiamo qui di seguito alcune delle mail di protesta inviate a info@sienamobilita.it . Clicca qui per leggere tutte le mail.
S.B. scrive :"Gentili Sig.ri, la modifica in oggetto comporta un notevole peggioramento del servizio con conseguente prevedibile riduzione delle presenze. Anticipare la corsa della mattina, oltre ad essere un aggravio d’impegno per tutti i pendolari, risulta inutile in quanto, la maggior parte non ha interesse ad arrivare a Firenze Nord molto prima delle 8 (es. l’orario bancario prevede l’ingresso alle 8.15, per avvocati e studenti universitari non ha senso presentarsi prima delle 8). Soluzioni alternative utili non esistono; infatti sia i treni che gli autobus di linea con fermata a Firenze Centro richiedono circa 2 ore per raggiungere Firenze Nord. Il treno veloce delle 6.29 parte troppo presto (evidentemente è stato implementato non per i pendolari ma per chi deve prendere “occasionalmente” gli Eurostar che partono intorno alle 8), quello delle 7.02 che partirebbe ad un’ora ragionevole impiega 2 ore. Anticipare la corsa di ritorno alle 16.40 comporterà certamente una riduzione delle presenze poiché, tutti coloro che escono dopo tale orario, ovvero la maggior parte, non riusciranno a prendere il pullman. Le soluzioni alternative come il treno o il pullman dal centro hanno tempi di percorrenza molto maggiori (es. andare a prendere la Siena Rapida dal centro comporta circa 2 ore tra percorso urbano che sia con treno o Ataf e tragitto Autobus di linea). Ora, considerato che la zona di Firenze Nord si sta sviluppando notevolmente grazie ai numerosi centri di interesse: Nuovo Palazzo di Giustizia ove si sono trasferiti o si stanno trasferendo la Corte d'Appello, la Procura della Repubblica , il Tribunale ed il Giudice di Pace di Firenze, Università, Regione, Nuova Pignone, MPS, Telecom, CRF e Intesa San Paolo, Nuovi locali di formazione del gruppo Intesa Sanpaolo, presso la nuova sede di Novoli (corsi giornalieri per tutta la regione Toscana), Spostamento dell’area IT della Consumit da Calenzano al Centro elettronico di Banca Toscana in via Panciatichi, Altre aziende, Aeroporto.C’era da attendersi una maggiore attenzione a questa linea rivolta a ridurre i tempi di percorrenza ed aumentare le corse. La modifica in oggetto invece va nella direzione opposta!! Premesso che tutti capiamo le esigenze di bilancio, è anche vero che la POLITICA spinge per favorire l’uso dei mezzi pubblici. La modifica in oggetto va in direzione opposta.Già 2 anni fa richiedemmo una corsa aggiuntiva da Firenze Nova a Siena con partenza intorno alle 17.30.Quello che chiediamo è il ripristino della linea 131 attuale e, per soddisfare anche gli utenti di Calenzano (circa 3,4 persone), proponiamo l’introduzione di una navetta che faccia il percorso ”Consumit – Autostazione Firenze Nord” dove gli utenti potranno usufruire dell’attuale linea 131. Infatti, attualmente sia all’andata che al ritorno c’è una fermata all’autostazione di Firenze Nord subito fuori dal casello autostradale. Questo credo si possa ottenere mediante una collaborazione con linee urbane o extraurbane di Prato/ Firenze.
Agli enti e funzionari competenti è, invece, indirizzata la lettera di M.C. “Sono un dipendente Nuovo Pignone che da più di due anni utilizza questo servizio e come tutti i miei colleghi sono piuttosto sorpreso da questa vostra iniziativa. Non voglio aggiungere ulteriori commenti su quanto disagio crei questa modifica di orario e percorso, ma volevo farvi notare come consultando l'utenza a volte si possano avere ottimi suggerimenti su come valorizzare un servizio … sapendo leggere queste email potete estrarre gratuitamente informazioni degne di una consulenza professionale!!! Anche se l'incremento di prezzo del carburante avrà sicuramente impattato i vostri costi, utilizzatelo per incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici rispetto a quelli privati (per l'aeroporto, per le altre città coordinandovi con gli enti delle altre province), voi sfrutterete ancora meglio le vostre linee fornendo allo stesso tempo un SERVIZIO pubblico al cliente e non un DISSERVIZIO pubblico come state facendo con la variazione in oggetto”.
S.S. ha da poco cominciato ad usare l’autobus per andare al lavoro ma non rinuncia a esprimere il suo disappunto: “Nonostante sia pendolare da poco tempo vorrei esprimere il massimo disappunto per questa decisione presa e stento a capirne il senso, visto che io sono uno di quei pendolari in più che stanno sempre più affollando la linea che andrete a sopprimere. La capienza di questa corsa è infatti sempre garantita con almeno il 90% dei posti occupati. Stento a capire la decisione appunto perché questa corsa ha utilizzo elevatissimo e costante, quindi va esattamente a soddisfare delle esigenze reali di utenza e non può quindi altro che essere altamente redditizia per la vostra società. Colgo l'occasione di ricordare anche la recente introduzione del RegioStar da parte delle Ferrovie dello Stato e vi inviterei gentilmente ad analizzare il suo orario di partenza da Siena, magari cercando di offrire un servizio variegato treno-rotaia ad un'utenza senese che sta aumentando la necessità del pendolarismo, purtroppo. Esprimo infatti il rammarico di non poter sfruttare questo servizio a pieno dato che la Regione Toscana offre la possibilità di una tessera Pegaso, peraltro da noi pagata proprio per ottenere flessibilità. Vi invito caldamente a ripensare alla decisione presa, altrimenti porterà all'inevitabile decisione di non utilizzare più il servizio di Siena Mobilità”.
L.B. scrive: “Con estremo disappunto oggi pomeriggio sono venuto a conoscenza della riorganizzazione degli orari della linea 131 Siena-Firenze a partire dal prossimo lunedì 02-Aprile. Come dipendente Nuovo Pignone e utente della linea 131 Siena- Firenze da ormai 8 anni, mi unisco ai messaggi dei miei colleghi e compagni di viaggio per esprimervi tutto il mio stupore e sconcerto per questa decisione, presa sicuramente senza tenere in benché minima considerazione le esigenze di noi pendolari e le ripercussioni che questa scelta porterà nei nostri spostamenti quotidiani da casa a lavoro. I nuovi orari indicati nel comunicato, sia per la mattina che per il pomeriggio, sono puramente indicativi e ben lontani dalla realtà; già oggi la linea 131 non riesce praticamente mai a rispettare gli orari previsti, sia per motivi di traffico che talvolta dal servizio fornito da alcuni dei vostri autisti, mi immagino cosa succederà da lunedì prossimo con la nuova soluzione presa. Invece di cercare soluzioni per migliorare il servizio fornito agli utenti questa soluzione va proprio nella direzione opposta e porterà sicuramente alla rinuncia, da parte di molti di noi, all'utilizzo di questa linea e del bus con conseguente utilizzo dei treni. Vi rinnovo la richiesta a un ripensamento della decisione presa e la ricerca di una valida soluzione alternativa”.
A.B. rimarca la pesantezza di viaggi passati in piedi per recarsi al lavoro e per tornare a casa: “Egregi signori, Sono con la presente ad informarvi che la decisione di accorpare i due viaggi in uno ci crea parecchi disagi: 1- Già nello stato attuale il viaggio dura un eternità. Se ci aggiungiamo poi il fatto di anticipare la partenza per poi arrivare a destinazione nella stessa ora (se non più tardi) la nostra vita quotidiana diventerà un viaggio continuo 2- Il bus con destinazione Firenze Nova è già quasi pieno tutti i giorni. Non è bello rimanere in piedi durante tutto il tragitto, se poi considerate che è un viaggio quotidiano la questione diventa ancora più pesante. Spero vivamente che possiate riconsiderare la Vs posizione”.
S.B. sottolinea: “Gentili sig.ri, Noi dipendenti della Nuova Pignone, almeno 50 utenti che utilizziamo regolarmente la linea 131 via Autostrada, siamo sconcertati. La modifica, oltre a causare un enorme disagio a tutti gli utenti, avrà come conseguenza la ricerca di soluzioni alternative con conseguente generazione di un "Giusta causa" ovvero "scarsa utenza" per la soppressione della linea. Invece di sostenere il trasporto pubblica questa manovra dimostra il contrario. Pertanto rinnoviamo la richiesta di una soluzione alternativa”.