Finalmente derby. L’anticipo del recupero della prima giornata di campionato (non disputata a causa di un contestato sciopero dei calciatori) metterà in scena un match tanto importante quanto sentito e atteso dalle piazze di Siena e Fiorentina. La partita arriva in un momento indubbiamente non facile per entrambe le squadre alle prese con delle piccole crisi di risultati e di identità. E proprio per questo, l’incontro che andrà in scena questo pomeriggio all’Artemio Franchi-Mps Arena di Siena, acquisisce una doppia importanza per viola e bianconeri, al di là delle rivalità, del campanile e delle metafore storiche che costantemente accompagnano questo derby toscano.
Il Siena Partiamo dai padroni di casa. Il Siena, dopo uno sfavillante avvio di stagione, è reduce da un periodo a dir poco nero dove ha raccolto un misero punto, peraltro riacciuffando in extremis la partita con l’Atalanta, nelle ultime sei partite. Con quella registrata a Milano contro il Milan, sono ben quattro le sconfitte consecutive, tutte peraltro senza nemmeno una rete all’attivo. Per la squadra di Sannino c’è quindi da interrompere questo digiuno prolungato con il gol e con la vittoria. La classifica inizia a farsi preoccupante e nella Città del Palio c’è già chi parla di possibile esonero in caso di ulteriore passo falso per quello che, fino ad ottobre, era considerato il tecnico rivelazione della Serie A. Sannino adesso paga, forse oltremodo, quello che è il netto gap tecnico della sua squadra rispetto alle altre di Serie A, specialmente in attacco: Calaiò e Larrondo lottano ma non sono certo dei “bomber di razza”, così come il giovane Destro che ha buone potenzialità ma deve ancora crescere. Un Gonzalez deludente ed ecco che il Siena, asfittico in fase realizzativa, si è ritrovato nel giro di un mese risucchiato nei bassifondi della classifica, pericolosamente vicino alla zona retrocessione.
La Fiorentina La Fiorentina, da parte sua, non ha mai navigato in buone acque durante questa stagione calcistica. Delio Rossi ha sostituito Mihajlovic da cinque partite ma ancora i risultati stentano ad arrivare. I soli 5 punti raccolti in altrettante apparizioni del tecnico romagnolo sulla panchina viola non hanno certo entusiasmato il pubblico di Firenze che dopo l’ultimo 2-2 casalingo con l’Atalanta ha iniziato a rumoreggiare e a contestare la squadra. Un collettivo, quello fiorentino, che ancora deve trovare una sua dimensione e una vera e propria identità. Sembra scontato notare la lampante “Jovetic-dipendenza”: quando il montenegrino gioca gira tutta la squadra, altrimenti è notte fonda per la compagine viola. Gilardino contro l’Atalanta è riuscito a sbloccare il risultato ma poi è apparso, come spesso gli è accaduto, troppo solo e isolato in attacco. Cerci e Vargas, il ballottaggio dell’ultimo minuto per il completamento del 4-3-3 con cui Rossi affronterà il Siena, sono protagonisti più della cronaca mondana che di quella sportiva. Nel derby dovrebbe giocare l’italiano, rientrato dopo lo stop punitivo delle società camuffato da infortunio. Per lui arriva un’importante occasione di riscatto.
Il tema della partita Insomma, sarà derby tra due squadre in crisi e in cerca di una decisa inversione di tendenza. Una situazione che non ha fatto che aumentare l’attesa e la carica delle piazze in vista dell’incontro. Ha provato a smorzare gli animi Delio Rossi: «A Siena non sarà la partita della vita. O meglio, sarà decisiva come tutti gli altri incontri che dobbiamo affrontare». A discapito di questo, anche se la partita con il Siena è sempre stata un po’ snobbata dalla piazza viola, sembra proprio che il match di stasera rappresenti qualcosa in più anche per la Fiorentina. A Siena, quella con i viola, non è “una partita” ma rappresenta “La Partita”. Fattori che permettono, almeno per quest’occasione di tralasciare aspetti tattici e tecnici. Non sarà una partita che brillerà per il gioco espresso, ma vincerà chi avrà più grinta, fame, cuore e voglia. Vincerà chi metterà più intensità in campo, c’è poco altro da dire. Solo se incanalate in questa direzione, le tensioni e le parole del prepartita potranno portare ad un risultato importante e fondamentale sia per Siena che per Fiorentina.
L'occasione del derby Sarà anche l’occasione, ed è quello che tutti gli appassionati si augurano, di vedere una sana, onesta e combattuta competizione sportiva. Forse la miglior risposta alla nuova ondata del caso Calcio-Scommesse che da ieri, con l’arresto di 17 professionisti tra cui Doni, Sartor ed anche l’ex Siena Carobbio, ha investito nuovamente “l’italian football”. Per Siena e Fiorentina, il derby scaccia crisi fornisce anche l’opportunità di redimere tutto il calcio italiano con una sfida all’insegna del sudore e di sani e sentiti valori sportivi.