L’exploit del Movimento 5 Stelle contagia, o meglio, divampa anche a Siena dove il candidato sindaco Michele Pinassi suona la carica in vista delle imminenti elezioni amministrative. «Le difficoltà del centrosinistra, il caso-Mps che non si esaurirà a breve: tutti fattori che ci condurranno alle urne in un clima di grande incertezza cittadina. Il Movimento 5 Stelle di Siena – dice Pinassi ad agenziaimpress.it – è l’unica forza politica che nulla ha avuto a che fare con il declino di Banca e Fondazione. Per questo, puntiamo dritti al Comune perché Siena si risollevi dalla crisi in cui l’hanno condotta politicanti incapaci ed arroganti».
5 Stelle in vista delle amministrative senesi «A differenza di quanto avvenuto sul piano nazionale, dove non necessariamente i cittadini vedono correlazioni tra la politica locale e il Monte dei Paschi, credo che a Siena la batosta per la vecchia classe politica che ha governato la città sarà ancora più pesante – questo il “grido di battaglia” di Pinassi -. E con noi non ci saranno spazi per accordi, non abbiamo interesse ad una spartizione del potere come avveniva negli anni scorsi». Obiettivo dichiarato: fare di Siena la nuova Parma o la nuova Sicilia. Il programma è consultabile online sul sito www.siena5stelle.it (link) e si incentra soprattutto sulle ricchezze artistiche, culturali e ambientali della città per far riaccendere il motore della “macchina-Siena”. Si parte dall’accesso libero alla rete e si toccano punti come la lotta degli affitti a nero agli studenti, la trasparenza degli atti comunali, la limitazione del traffico nel centro storico, la revisione totale dei costi della politica locale: «Obiettivo è azzerare quel clientelismo che ha condotto Siena in questa crisi – sintetizza il candidato sindaco a 5 Stelle -. E al contempo l’impatto della politica nella vita della città e che con le precedenti gestioni ha portato ad avere un debito di 41 milioni di euro. Zero privilegi dunque. Avete presente l’affresco del Buon Governo di Lorenzetti? Lì i cittadini sono tutti della stessa altezza. È quella l’idea di democrazia ed equità che vogliamo riportare in Palazzo Pubblico».
Partecipazione attraverso la rete «I senesi sono stanchi di essere trattati come sudditi – aggiunge Pinassi -. Ci proponiamo, attraverso il web di rendere tutti i cittadini partecipi delle decisioni di Palazzo Pubblico. È già online un nuovo portale, www.vivoasiena.it (link), un’innovativa infrastruttura multimediale con cui apriremo il dialogo con tutta la cittadinanza, documentando tutto online, azzerando le distanze e promuovendo un’idea nuova di democrazia diretta». È questo, come del resto anche a livello nazionale, uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle senese: l’apertura di grandi canali di comunicazione e di una finestra spalancata sulle decisioni dell’Amministrazione. «Siena appartiene ai cittadini e alle persone che vi abitano e vi lavorano – sottolinea il candidato sindaco Pinassi -, e che contribuiscono attivamente alla ricchezza della città. Non è la città dei politici che l’hanno condotta al declino».
Il rapporto con Beppe Grillo Per usare un termine che si confà al web, il “link” con il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo rimane sempre attivo anche se non è previsto il suo ritorno nella Città del Palio dopo il comizio e l’intervento durante l’assemblea dei soci Mps dello scorso gennaio (leggi). Nessuna conferma neppure su una sua eventuale candidatura a Siena: un rumor che è circolato qua e là sul web e poco più (video). «A Siena siamo liberi e ci muoviamo con le nostre gambe, senza necessariamente dover aspettare le direttive di Grillo. Ci muoviamo sui capisaldi delle direttive nazionali ma siamo totalmente estranei a quelle che altrove vengono definite come “logiche di partito”. Svincolati da qualsiasi sistema autoreferenziale portiamo avanti le nostre battaglie. Certo, rimaniamo in contatto con i nostri rappresentanti alla Camera e al Senato – specifica il candidato sindaco senese del Movimento Cinque Stelle – e in tal senso voglio enfatizzare ancora il grande risultato elettorale di queste politiche 2013 che ci lascia soddisfatti ed euforici. Da oggi si entra in una nuova era, una terza Repubblica all’insegna del cambiamento».