Nel freddo siberiano dell’Artemio Franchi la Lupa di Senio e Ascanio azzanna mortalmente quella di Romolo e Remo. Siena-Roma è sostanzialmente questo, oltre che un successo importantissimo per i bianconeri toscani che rilanciano le proprie ambizioni in chiave salvezza attraverso una vittoria netta tutta determinazione e sagacia tattica.
Siena-Roma 1-0 Il Siena si conferma bestia nera per le romane. La squadra di Sannino non vinceva dallo scorso 8 gennaio: 4-0 alla Lazio. Un successo roboante che, nella sostanza molto più che nella forma, assomiglia tantissimo alla vittoria di misura riportata contro i giallorossi di Luis Enrique. Contro la Roma ha deciso solo il rigore di Calaiò (decimo gol stagionale e record personale di realizzazioni in Serie A) ma già nel primo tempo i toscani erano andati molto vicini ad assestare dei colpi decisi alle velleità romaniste con Calaiò in un’occasione e Destro in altre due circostanze (clamorosa soprattutto la seconda a porta vuota su assist dell’ottimo Giorgi). La Roma vista a Siena è apparsa onestamente poca cosa: difesa sfasata che regge fino a quando Juan è in campo (Kjaer entra e fa subito la frittata ad inizio ripresa stendendo Destro in area per il rigore decisivo) e un possesso palla sterile in attacco che non riesce mai ad innescare il talento dei vari Totti, Lamela, Borini, Osvaldo e Bojan. In tal senso però va elogiata la super-prestazione sul piano tattico di tutto il collettivo toscano. Sannino maschera la sua formazione scegliendo gli uomini che normalmente sistema con il 4-4-2. In campo però c’è un 3-5-2 che erige un autentico muro davanti alla porta di Pegolo dove vanno a sbattere tutti gli attacchi dei giallorossi, con pressing costante a centrocampo ed una difesa sicura e autoritaria. Le ripartenze fanno male alla Roma, catalizzate da un grande Brienza nella ‘sua’ posizione di trequartista e grazie anche alla spinta costante dei due esterni Giorgi e Del Grosso. Insomma si tratta di una grande vittoria per il Siena, autentica mina vagante del campionato soprattutto per le grandi squadre che fanno sempre tanta fatica quando giocano contro l’undici senese.
I prossimi passi Unico neo della serata, l’eccessiva sofferenza nel finale di gara quando Sannino commette l’errore di rinunciare all’inserimento di un attaccante di scorta permettendo così alla Roma di raccogliere i rinvii della difesa del Siena e di riproporsi con maggiore insistenza in attacco. Però, dopo una vittoria come quella riportata contro i capitolini, si può passare sopra anche quest’aspetto. Del resto, ‘lottare per la salvezza’ fa rima con ‘sofferenza’, specialmente se sei una matricola come il Siena. Una squadra, quella di Sannino, che però non può permettersi di cullarsi sugli allori di questa vittoria: il Franchi (o Mps Arena che dir si voglia) rappresenta ormai un fortino difficile da espugnare ma non basta. Occorre che il Siena non offra solo prestazioni come quella contro la Roma con le grandi (leggi anche pareggio a Torino con la Juventus e vittoria in Coppa Italia con il Napoli), ma che migliori adesso anche il suo rendimento esterno e soprattutto quello negli scontri diretti. La chiamata arriva subito: domenica la squadra di Sannino sarà di scena a Lecce nell’anticipo di mezzogiorno e mezzo. La strada per la salvezza, percorso lungo e tortuoso, passa anche da lì.