esercitoPer una volta voglio utilizzare questo spazio che agenziaimpress.it mi mette a disposizione non per parlare di politiche turistiche, ma per fare un ringraziamento.

Credo di esprimere un’opinione non solo mia, ma di residenti e turisti nelle nostre città, nel dire grazie a tutti coloro che con la divisa dell’Esercito o delle Forze dell’Ordine vigilano sulla sicurezza dei cosiddetti “obiettivi sensibili”, fra i quali ci sono i palazzi delle istituzioni, ma anche tante mete turistiche.

Magari in provincia ce ne accorgiamo meno, ma una vacanza di pochi giorni a Roma mi ha permesso di apprezzare questo lavoro da parte di chi – giorno e notte – con il giubbotto antiproiettile ed il mitra a tracolla, sta a Piazza Navona ed al Pantheon, a Fontana di Trevi e a Piazza Farnese, al Portico d’Ottavia e al Campidoglio, per prevenire ed impedire possibili attentati terroristici.

E’ semplicemente il loro lavoro, potrebbe obiettare qualcuno, ed in fondo è vero. Però credo giusto esprimere a loro un pubblico ringraziamento per il modo in cui lo svolgono. L’impressione che ho avuto, pur trovandomeli davanti molto spesso, non è stata infatti quella di vivere in stato di assedio, di paura e quindi di fastidio davanti all’uniforme ed al mitra, ma esattamente l’opposto. Una presenza discreta, una forza tranquilla di cui appena ti accorgi mentre camminavo incantato dalla bellezza di Roma, ma che registri con la coda dell’occhio e apprezzi come elemento di serenità. Una presenza rassicurante che ti permette di dedicarti con il cuore tranquillo alla propria visita da turista. Ed è un elemento molto importante nell’accoglienza percepita di una città.

Ecco, non potendo farlo personalmente, stringendo la mano uno ad uno – come pure meriterebbero – colgo l’occasione per farlo qui, a tutti insieme, consapevole che la loro presenza non sarà né momentanea, né breve, ma probabilmente destinata a durare ancora a lungo.

Grazie davvero, di cuore.