FIRENZE – Le piogge e gli eventi temporaleschi non sono sufficienti a contrastare la siccità nelle regioni del Centro Italia. Secondo l’Anbi (l’associazione dei consorzi di bacino), la testimonianza che gli eventi estremi non influiscono sulla ricarica dei bacini.

In Umbria, il lago Trasimeno è sempre più asciutto e la sua altezza ora è di ben 25 centimetri inferiore al livello sotto cui non dovrebbe mai scendere (-cm. 120). Un brusco crollo di portata si registra nel fiume Topino, mentre restano invariati i livelli di Paglia e Chiascio. Tutto ciò, nonostante la regione sia stata vittima di violente grandinate proprio nei territori del bacino del Trasimeno. Le Marche sono state colpite da nubifragi lungo la fascia centrale litoranea e collinare, ma vedono vedono scendere i livelli dei fiumi Potenza ed Esino. Gli invasi trattengono acqua per quasi il 74% della loro capacità.

Il Lazio vede la decrescita inarrestabile dei livelli dei suoi laghi. Calano i livelli dei bacini di Albano, Bracciano e Nemi. La portata del fiume Tevere è scesa a 76,41 metri cubi al secondo, quando la media del periodo è di 130 metri cubi al secondo. Cala anche l’Aniene. In Toscana, c’è una drastica riduzione di portata nel fiume Serchio, sceso sotto la media storica. In calo è anche l’Ombrone, il cui flusso è ora inferiore a quello minimo vitale.

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