Bettino Ricasoli (1809 – 1880), l’uomo che mal sopportava la livrea imposta dalla corte sabauda, che si rinchiudeva nel castello del Chianti, a Brolio, per stare in famiglia e che, con il suo impegno di uomo di Stato a tratti impolitico, ha segnato le sorti dell’Unità d’Italia, è tornato ad essere una figura attuale e contemporanea nel libro di Michele Taddei “Siamo Onesti! Bettino Ricasoli, il barone che volle l’unità d’Italia” (Mauro Pagliai Editore, pp. 200, € 14.00) che verrà presentato sabato 10 aprile al Vinitaly di Verona, ne Il Salotto dei Vini di Enoteca Italiana (Pad. 8-9 stand B16).
Presentazione al Vinitaly – A Verona, in particolare, verrà descritto il Ricasoli “Vignaiuolo del Chianti”. A lui, infatti, si deve la definizione della formula del vino italiano più celebre al mondo. Alla presentazione anche Francesco Ricasoli, proprietario della Barone Ricasoli spa.
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