Il primo Consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi dopo la pausa estiva si riunisce senza prendere delibere ma per un aggiornamento da parte dell’ad Fabrizio Viola ai consiglieri. Rocca Salimbeni, per un Cda che ha fatto il punto sull’iter dei lavori per il nuovo piano strategico, sceglie la sede dell’istituto a Milano. I consiglieri escono in macchina o a piedi dal retro ma tutti consegnati al silenzio. Nel weekend è tornata l’ipotesi di una conversione di obbligazioni subordinate del Monte a favore degli investitori istituzionali. Si tratterebbe di una tra le possibilità in discussione ma non e’ un piano B.
Il piano strategico di Mps Può essere, invece, vista come una integrazione alle vie strategiche a cui da mesi il gruppo di Siena sta lavorando e che dovrebbe vedere la luce entro un mese, ossia nell’ultima settimana di settembre. Non ci sono fughe in avanti anche se i ritmi di lavoro sono intensi e il piano resta la priorità nell’agenda di Viola. Senza questo tassello non può prendere corpo l’aumento di capitale. L’ipotesi di una conversione di obbligazioni fino a 3 miliardi di euro avrebbe l’obiettivo di alleggerire l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro per il quale c’è stato già un pre-accordo di garanzia siglato con le banche a fine luglio. Quel che appare abbastanza chiaro è che non si è interrotto il lavoro degli advisor, Jp Morgan e Mediobanca, per mettere a punto i dettagli del piano, che dovrebbe tirare definitivamente fuori dalle secche Mps. Di conversione peraltro già a fine luglio si era parlato negli scambi fra vigilanza, Governo, banca e consulenti, ma soltanto in vista di una mancata sottoscrizione totale dell’aumento di capitale, per coprire parte dell’inoptato.
Le scadenze di Mps Sono stati, invece, già avviati contatti con i potenziali investitori. Si tratterebbe di sondaggi sul potenziale interesse del mercato per l’operazione. Intanto oggi il titolo in Borsa sie’ distinto, uno tra i pochissimi in terreno positivo, con un rialzo dell’1,27% a 0,24 euro. L’aumento che non è stato ancora ufficialmente fissato è atteso che prenda il via nella seconda metà di novembre per chiudersi poi nei primi giorni di dicembre. Il pre-marketing, invece, partirà solo nelle settimane successive alla presentazione del business plan. Prima però della ricapitalizzazione si dovrà aver proceduto con la cartolarizzazione dei 9,2 miliardi di Npl indicati dal piano.