CERRETO GUIDI – Incidente mortale sul lavoro alle 12 di oggi a Cerreto Guidi (Firenze), in un cantiere per la realizzazione di un collettore fognario nei pressi del depuratore. La vittima è un operaio di 51 anni: ha perso la vita ribaltandosi con lo schiacciasassi che stava guidando, finendo in un fossato.
Sul posto ispettori della Asl Toscana Centro e i Carabinieri territoriali e del nucleo ispettorato del lavoro di Firenze. La Procura disporrà nelle prossime ore l’autopsia sul cadavere dell’operaio. Sul posto, in via Porto delle Macine, a Cerreto Guidi (Firenze), sono in corso gli accertamenti degli ispettori della Asl Toscana Centro. Tra le ipotesi, ci sarebbe anche quella che il 51enne, un italiano, abbia perso il controllo del mezzo a causa di un malore, finendo poi il mezzo speciale da lavoro nell’acqua del fossato. Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco. I sanitari intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Governatore Giani: «È una drammatica catena di dolore di fronte alla quale il nostro impegno non deve arretrare»
«E’ necessario uno sforzo straordinario da parte di tutti, a partire dalla Regione, per fermare il tragico stillicidio di vite spezzate e infortuni sul lavoro. Oggi un altro decesso, che segue quello avvenuto a distanza di pochissimi giorni in Lunigiana. È una drammatica catena di dolore di fronte alla quale il nostro impegno non deve arretrare». Lo dichiara il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, esprimendo cordoglio per la morte dell’operaio 51enne. «La ripresa deve essere solida e duratura – aggiunge Giani – ma non a costo di pagare un prezzo altissimo in vite umane. Ne va della dignità del lavoro e della civiltà della nostra società. Ce lo hanno ricordato i lavoratori dell’edilizia sabato scorso quando sono scesi in piazza per denunciare l’impennata di infortuni nei cantieri. Sulla sicurezza investiamo molte risorse, sosteniamo numerosi progetti e siamo una delle regioni che realizza più ispezioni sui luoghi di lavoro. Ma siamo consapevoli che in questo ambito il rischio di non fare mai abbastanza è sempre alto. Torno a sottolineare – conclude il presidente – che potremo combattere efficacemente il drammatico fenomeno delle morti sul lavoro solo se sapremo affrontare la questione insieme, istituzioni, imprese, lavoratori”.