«Il Partito Democratico a livello nazionale non mi rappresenta più, ho già comunicato all’assemblea comunale che non intendo rinnovare la mia adesione al partito e questa scelta genererà anche le mie dimissioni dalla Giunta del Comune di San Gimignano». Così Simone Burgassi, vicesindaco e assessore con deleghe a urbanistica, opere pubbliche, ambiente, personale, sport e politiche venatorie, motiva la scelta delle dimissioni. «Lascerò il mio incarico istituzionale con una tempistica già concordata con il Sindaco Giacomo Bassi – aggiunge Burgassi – e che comprende l’attuale mese di dicembre fino all’approvazione del bilancio previsionale. Lo voglio dire chiaramente, le mie dimissioni derivano esclusivamente dalla distanza ormai incolmabile con il PD nazionale e non incrociano in nessun modo motivi politici e amministrativi locali. A me però sembra naturale e corretto dimettermi. Sono cosciente che farò molta fatica a spiegarne le ragioni. Sarò antico, spero non vecchio, ma continuo a pensare di aver fatto l’amministratore pubblico per quasi 7 anni con l’idea di non rappresentare me stesso ma un progetto politico. Se oggi quel progetto non mi rappresenta più non posso certamente continuare a sostenerlo autorevolmente e convintamente nelle istituzioni. Sarebbe disonesto verso me stesso e verso le altre persone che legittimamente continueranno a spendersi per la nostra città. Oggi devo dolorosamente constatare, come hanno fatto già molti altri compagni di viaggio, che il PD nazionale non mi rappresenta più. Non mi rappresenta più come moderato di sinistra e persona abituata ad ascoltare e dialogare. Non mi rappresenta più per la becera comunicazione che sovrasta spesso la mancanza di contenuti e profondità. Non mi rappresenta più nelle scelte quotidiane e nella direzione che sta imprimendo al Paese. Non mi rappresenta più come amministratore locale impegnato ogni giorno nel governo della mia comunità. Credo che il PD si sia definitivamente orientato alla costruzione di un partito “centrista” e “centrale” rispetto all’attuale sistema politico. Con l’obiettivo di raccogliere un consenso moderato e rassicurante. Pronto ad allearsi, al momento del bisogno, una volta a destra una volta a sinistra. Credo che questa scelta tradisca le ragioni fondative del PD ed in modo particolare l’ambizione politica che stava alla base de L’Ulivo. Un ringraziamento finale di cuore – conclude Burgassi – al sindaco Giacomo Bassi per la fiducia che mi ha accordato in questi anni, al suo predecessore Marco Lisi, ai compagni di Giunta, ai tutti i Consiglieri Comunali presenti e passati degli ultimi 16 anni».
«La decisione di Simone di lasciare il Pd ed anche l’impegno istituzionale locale mi rattrista enormemente ma non mi sorprende – aggiunge il sindaco Bassi -: la sofferenza di Simone rispetto al Pd nazionale d’impronta renziana mi era nota da tempo e ne abbiamo parlato spesso. Ovviamente non condivido le sue analisi politiche e soprattutto le conclusioni, ma ne rispetto il senso ed il travaglio interiore che hanno generato la scelta nel mio Vicesindaco. Confermo quanto dichiarato da Simone Burgassi rispetto al fatto che non esiste nessun motivo legato alla dimensione politico-amministrativa locale che abbia generato questa sua scelta. Anche a nome della Giunta lo voglio ringraziare pubblicamente per la serietà, l’impegno e lo spirito di servizio che ha sempre dimostrato nel governo della città. Ci siamo dati un mese di tempo per lavorare ancora insieme ad alcuni temi, primo fra tutti la predisposizione del Bilancio Preventivo 2016. Nei primi giorni del nuovo anno, farò una riflessione con il mio partito e sceglierò il sostituto di Simone».