vittimestradaIl  Senato ha dato il via libera ieri al ddl sull’omicidio stradale che ora passa all’esame della Camera. Il testo per la prima volta prevede anche il reato di lesioni stradali: ritiro della patente fino a 30 anni, arresto in flagranza di reato e pene più severe per chi fugge. Questi alcuni dei punti salienti del disegno di legge approvato nell’aula di Palazzo Madama che comporta un innalzamento del massimo della pena per l’omicidio stradale (a 18 anni) con, però, un netto aumento del minimo (sette anni in caso alcol, otto in caso di droga).

Il tweet di Renzi «Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato», ha commentato su Twitter il Presidente del Consiglio Matteo Renzi inserendo una foto storica che lo ritrae con la famiglia Guarnieri, i genitori di Lorenzo, quest’ultimo ucciso nella notte fra il 1 e il 2 giugno 2010 nel Parco delle Cascine a Firenze da Piero Passerò un uomo  di 45 anni che guidava ubriaco e drogato e lo ha investito in pieno uccidendolo sul colpo. «E’ difficile contenere la nostra soddisfazione» spiegano proprio dall’associazioni Lorenzo Guarnieri che ha raccolto oltre 80.000 firme, primo firmatario fu Renzi, e che hanno scritto la prima stesura del testo sull’omicidio stradale.

La famiglia Guarnieri: «La ricreazione sulla strada è finita» «La conclusione del primo tempo di una partita difficile, nella quale abbiamo dovuto attivare una sorta di porta a porta sugli usci della politica, che nella prima fase ha opposto non poche resistenze – aggiungono i genitori di Lorenzo Guarnieri – Ci sembra che gli elementi essenziali della nostra proposta iniziale ci siano tutti con le dovute connessioni all’abuso di alcol, all’uso di stupefacenti e all’omissione di soccorso. Le pene da 8 a 12 anni (fino a 18 per gli omicidi plurimi) e la revoca della patente da 15 a 30 anni ci sembrano una risposta adeguata. In particolare i tempi della revoca della licenza di guida, se non sono ‘Ergastolo della patente’, sono comunque sanzioni adeguatamente severe che fanno ben capire che la ricreazione sulla strada è finita. Non pensiamo certo che la legge possa, da sola, andare ad azzerare la mortalità sulle strade, ma sicuramente sarà fortemente dissuasiva. La norma perfetta non esiste, e se ci saranno miglioramenti da apportare in futuro noi continueremo a sollecitare il legislatore. Ora la legge dovrà però essere accompagnata da una più fitta rete di controlli e da efficaci campagne informative ed educative. Ringraziamo chi ha sostenuto la nostra battaglia per raggiungere questo risultato e auspichiamo una approvazione definitiva alla Camera in tempi brevi per concludere un percorso di giustizia ritrovata».

I cinque nuovi articoli del codice penale Entrando nello specifico sono cinque i nuovi articoli che verranno inseriti nel codice penale: sul fronte dell’omicidio strdale il 586-bis (sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull’omicidio colposo) stabiliscono pene severe per chi commetta un omicidio colposo guidando mezzi a motore sotto l’effetto di alcol o droghe (da 8 a 12 anni di reclusione per chiunque guidi con un tasso alcolemico sopra 1,5 grammi/litro o sotto l’effetto di droghe e per i conducenti che svolgano attività di trasporto persone con tasso sopra 0,8 g/l o sotto l’effetto di sostanze; da 7 a 10 con il ‘solo’ tasso alcolemico superiore a 0,8 ma non a 1,5 g/l e non sotto l’effetto di droghe).

 

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